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Roma, 20 dic. (askanews) – Samira Sabzian, ex sposa bambina in carcere in Iran da anni e condannata alla pena capitale per avere ucciso suo marito, è stata impiccata questa mattina all’alba nella Repubblica islamica. Lo riferisce l’ong Iran Human Rights.
Il direttore dell’organizzazione, Mahmood Amiry-Moghaddam, ha confermato su X che Samira è stata “impiccata”, un’esecuzione avvenuta “davanti al mondo intero come testimone”. “Samira è stata vittima di anni di apartheid di genere, matrimoni precoci e violenza domestica, e oggi è vittima della macchina omicida di un regime incompetente e corrotto”, ha scritto il direttore di Iran Human Rights. “Un regime che si è sostenuto esclusivamente uccidendo e instillando paura”.
“Ali Khamenei e gli altri leader della Repubblica Islamica devono essere ritenuti responsabili di questo crimine”, ha insistito Amiry-Moghaddam. “Come altre vittime della macchina delle esecuzioni del regime, Samira era tra i membri più vulnerabili della società senza voce. Una campagna di una settimana non è stata sufficiente per salvarla. Dobbiamo lottare ogni giorno per salvare le migliaia di altre persone che rischiano di diventare vittime della macchina omicida per preservare la sopravvivenza del regime”, ha concluso.
Sabzian si era sposata quando aveva 15 anni e quattro anni dopo, nel 2013, aveva ucciso il marito. Da allora si trovava in carcere. Solo di recente aveva potuto vedere i suoi due figli, dopo avere rinunciato a lungo a incontrarli per ottenere la clemenza della famiglia del marito.
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