1 minuto per la lettura
Roma, 10 giu. (askanews) – Ad aprile l’indice destagionalizzato della produzione industriale è diminuito dell’1% rispetto a marzo. Al netto degli effetti di calendario, l’indice complessivo registra una flessione in termini tendenziali del 2,9% con i giorni lavorativi di calendario sono stati 20 contro i 18 di aprile 2023. E’ la stima dell’Istat.
Nella media del periodo febbraio-aprile si registra un calo del livello della produzione dell’1,3% rispetto ai tre mesi precedenti.
L’indice destagionalizzato mensile diminuisce su base congiunturale per i beni strumentali (-0,1%), i beni intermedi (-1,2%) e l’energia (-2,1%) mentre i beni di consumo risultano stabili.
Flessioni tendenziali caratterizzano tutti i comparti: la riduzione è meno pronunciata per i beni intermedi (-2,1%), mentre risulta più rilevante per i beni strumentali (-3,1%), per l’energia (-3,6%) e i beni di consumo (-3,9%).
I settori di attività economica che registrano gli incrementi tendenziali maggiori sono la produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+4,4%), le industrie alimentari, bevande e tabacco (+2,1%) e la fabbricazione di computer e prodotti di elettronica (+1,4%). Le flessioni più ampie si registrano nelle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-13,3%), nella fabbricazione di mezzi di trasporto (-9,3%) e nella fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-8,1%).
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA