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Milano, 30 ott. (askanews) – La classifica dei fatturati 2023 dell’industria e dei servizi nel nostro Paese, nonostante i cali registrati, continua a essere dominata da tre gruppi energetico-petroliferi pubblici, con un cambio al vertice rispetto all’edizione precedente: Eni (93,7 mld) supera Enel (92,9 mld), con GSE stabile al terzo posto (55,1 mld). E’ quanto emerge dalla 59esima edizione del rapporto sulle principali società italiane dell’Area Studi di Mediobanca, che analizza i bilanci relativi all’esercizio 2023 di 2.881 aziende.
Eni è anche la regina degli utili con 4,8 miliardi nel 2023, seppur in diminuzione dai 13,9 miliardi del 2022, con la flessione del prezzo del petrolio e delle quotazioni del gas naturale, seguita da Enel (3,4 mld) e Stellantis Europe (2,2 mld); seguono Poste Italiane con 1,9 miliardi e Ferrari (1,3 mld).
Tornando alla graduatoria dei fatturati, la quarta posizione (era quinta nel 2022) è occupata da Stellantis Europe, primo operatore manifatturiero in classifica, con un fatturato pari a 27,8 miliardi, mentre al quinto posto, in salita di 5, si trova Telecom (16,1 mld), top player del comparto dei servizi. Prysmian è sesta con ricavi pari a 15,4 miliardi, seguita da Leonardo (15,3 mld, +4 posizioni). La top10 chiude con il comparto energetico che si ripresenta nei tre posti successivi: Edison (15 mld), Hera (14,8 mld) e A2A (14,4 mld).
Ferrovie dello Stato, undicesima con un giro d’affari pari a 14,3 miliardi, guadagna due posizioni ed è seguita da Saipem (11,9 mld, +5 posti). A seguire Saras (11,4 mld, -4 posizioni), Poste (10,4 mld, +4), Parmalat (10,2 mld, +1) e altri due player petroliferi: Kuwait Petroleum Italia (9,7 mld, -1) e Italiana Petroli (9,6 mld, +2). Salgono nelle prime venti posizioni Edizione (9,6 mld, +5) e Webuild, unico operatore delle costruzioni in Top20 con vendite pari a 9,3 miliardi, in salita di 7 gradini. In ventesima posizione chiude Superit (9,1 mld, +1), holding che controlla Esselunga e unica rappresentante del panorama della distribuzione moderna tra le prime venti aziende italiane dell’industria e dei servizi.
Complessivamente, le prime venti posizioni sono occupate da 9 imprese a controllo pubblico, 6 a controllo privato italiano e 5 di proprietà estera; 9 appartengono al settore energetico, 4 alla manifattura e 5 alla gestione di infrastrutture, alle costruzioni o ai servizi.
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