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Roma, 18 nov. (askanews) – Martedì 21 novembre il palcoscenico del Teatro Parioli sarà trasformato in un’aula di
Tribunale e George Orwell, che avrà il volto del giornalista e scrittore Gianni Riotta, sarà chiamato a processo “tra ironia e approfondimento in un contraddittorio serrato.
“Partiremo con il dibattimento processuale dalla profezia orwelliana per arrivare alla più stretta attualità dell’Intelligenza Artificiale – commenta l’ideatrice e curatrice del format teatrale Elisa Greco – Infatti, come da più parti si sostiene, ‘il 1984 di Orwell potrebbe diventare realtà nel 2024’ e allora George Orwell è stato profetico?”.
In scena si svolgerà il processo sapientemente condotto dalla presidente della Corte, l’avvocata Paola Severino, Presidente della Luiss School of
Law, mentre sarà Gianni Riotta, direttore del Centro di Ricerca Data Lab della Luiss, ad assumere emblematicamente il ruolo del protagonista George Orwell.
In un confronto dialetticamente vivace si fronteggeranno le parti a braccio e seguendo le dinamiche processuali. Da un lato sosterranno le proprie tesi accusatorie il Pubblico Ministero Eugenio Albamonte, Pubblico Ministero presso la Procura di Roma, già Presidente ANM, insieme ai combattivi testimoni dell’accusa dalla Vice Presidente del Garante per la protezione dei dati personali Ginevra Cerrini Feroni all’amministratore delegato Q10, il giornalista e manager Giancarlo Leone.
Dall’altro a sostenere le motivazioni orwelliane saranno l’avvocato difensore Alfonso Celotto, professore ordinario di Diritto Costituzionale di Roma tre con un’altrettanta agguerrita linea testimoniale che vede impegnati la giornalista Elisa Anzaldo vice direttrice TG1 e il professore di
etica delle Tecnologie Università Gregoriana Paolo Benanti.
Colpevole o Innocente? A deciderlo saranno il pubblico con il proprio voto e la giuria formata dagli studenti dell’Università
Luiss Guido Carli, che si esprimeranno attraverso il verdetto “social” di Radio Luiss.
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