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Roma, 26 ago. (askanews) – “È un tema delicato, in cui entrano in gioco anche diverse sensibilità con cui confrontarsi con rispetto e su cui le polemiche non servono”. Lo dice Lorenzo Guerini, deputato del Pd ed ex ministro della Difesa, a proposito di quanto dichiarato da Elly Schlein in merito all’obiettivo del 2% del Pil delle spese militari.

“Ho letto anch’io le dichiarazioni di Scholz che, in realtà, ha detto che la Germania raggiungerà il 2% nei prossimi 5 anni come media della spesa annuale. Per quanto riguarda l’Italia, con il governo Draghi, è stato fissato al 2028 il raggiungimento del 2%. Perché stante la mancata crescita degli anni immediatamente successivi – spiega – agli accordi assunti in sede Nato, il raggiungimento al 2024 non sarebbe stato possibile. Abbiamo invece realizzato, dal governo Conte 2 in poi, un piano di crescita delle risorse in ambito difesa compatibile con la nostre capacità finanziarie che se proseguirà nei prossimi anni, come non ho motivo di dubitare, ci porterà al raggiungimento dell’obiettivo fissato”.

“Obiettivo da conseguire non solo per essere adempienti agli accordi assunti in sede Nato ma, soprattutto, per ammodernare il nostro strumento militare, da finalizzare soprattutto nei settori degli investimenti e dell’esercizio, che purtroppo ha scontato tagli ed ipofinanziamento negli anni passati. In un contesto internazionale meno sicuro e con nuove minacce a cui fare fronte. È giusto quindi continuare su questa strada, realistica e credibile, senza passi indietro”, conclude Guerini.

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