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Roma, 12 gen. (askanews) – Lutto nel mondo del giornalismo. E’
scomparso Franco Catucci, storico inviato Rai. Catucci ha raccontato per decenni eventi e
protagonisti del XX secolo, con particolare attenzione al mondo
sudamericano, dal golpe in Cile alla Cuba di Fidel Castro. E’
stato anche autore di diversi libri.

Tra i primi ad arrivare a Santiago del Cile dopo il golpe dell’11 settembre 1973, Catucci ha continuato a raccontare l’America Latina. La Rai aveva ancora una sede nel continente, a Montevideo, e Catucci per il Tg1 ha documentato oltre al golpe cileno, la dirty war argentina, la guerra delle Falkland-Malvinas, la battaglia in Nicaragua tra i contras e i sandisti, la guerra in Salvador (che avrebbe fatto da sfondo al suo romanzo “Il principiante”), il conflitto colombiano con le Farc (il presidente Pastrana, ha ricordato Livio Zanotti “aveva un’ammirazione sconfinata” per Catucci) e, naturalmente, l’evoluzione della rivoluzione Cubana.

Proprio alla rivoluzione cubana e al suo percorso, Catucci dedicò il suo primo bellissimo libro “La solitudine di Fidel. Telecamera su Cuba” (edizioni Rai). Amico personale di Castro (pur da posizioni politiche abbastanza distanti) Catucci agli inizi degli anni Ottanta partendo dai suoi frequenti viaggi nell’isola e da una conoscenza diretta del luogo e dei protagonisti della rivoluzione tracciò l’affresco di un notevolissimo esperimento politico e sociale, tra luci e ombre.

Nella sua carriera Catucci ha vinto, tra gli altri, il Premio Saint Vincent per il Giornalismo e “Il premiolino”.

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