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Roma, 12 dic. (askanews) – Il comitato Salita ca’ dei Trenta a Genova, dopo la frana del 10 novembre che ha isolato oltre 40 famiglie e i 70 ospiti di una comunità terapeutica, è tornato a riunirsi e avanza precisa e urgenti richieste a Comune e a Rfi (Ca’ dei Trenta è presso ill cantiere Cociv per lo scavo del tunnel principale del Terzo valico). In particolare il Comitato chiede:

la TEMPESTIVA REALIZZAZIONE DEL PASSAGGIO PEDONALE CHE OLTREPASSA LA FRANA

la RICOSTRUZIONE DELLA STRADA FRANATA E COMUNICAZIONE AI RESIDENTI DEL PROGETTO COMPLETO DI CRONOPROGRAMMA

Il COMPLETAMENTO, MANUTENZIONE E MONITORAGGIO DELLA STRADA ALTERNATIVA A MONTE

L’AVVIO DI UNA TEMPESTIVA TRATTATIVA CON RFI PER INSERIRE SALITA CÀ DEI TRENTA TRA LE ZONE DESTINATARIE DI RISTORI PER LA CONVIVENZA CON IL TERZO VALICO

Di seguito il comunicato del Comitato.

In data 7 dicembre 2023 nei locali della Croce Azzurra di Fegino si e’ tenuta una nuova e partecipata ASSEMBLEA DEL COMITATO DI SALITA CÀ DEI TRENTA in merito alla frana 10 novembre 2023, ultimo capitolo di una difficilissima convivenza con il CANTIERE COCIV per lo scavo del tunnel principale del Terzo valico iniziato nel 2014.

Vivere in prossimita’ di lavori cosi’ pesanti ha comportato e comporta disagi enormi a causa dei rumori, delle polveri ma anche danni ingenti a case e fabbricati per i cedimenti strutturali dovuti alle vibrazioni.
Oggi gli immobili della zona sono completamente privi di valore e in futuro la vivibilita’ del quartiere sara’ ulteriormente messa alla prova da nuovi scavi delle gallerie collaterali e ancor di piu’ dall’opera a regime con il passaggio dei treni veloci.

A questi problemi si somma la frana del 10 novembre 2023 che ha spezzato il quartiere a meta’ impedendo la circolazione di mezzi e persone. L’evento era ampiamente previsto: gli abitanti hanno continuato a segnalare il rischio gia’ a partire dal 2015.
Ciò nonostante da parte COCIV e RFI si è registrato solo un silenzio assordante sulla vicenda, silenzio interrotto per smentire a mezzo stampa un nesso causale tra i lavori di scavo del tunnel e il collasso della strada.

Ma chi vive in zona sa benissimo che non è così e che tra la frana e il tunnel ci sono a malapena cinquanta metri. Il totale disinteressamento di RFI e COCIV è una vera vergogna!
Il COMITATO SALITA CA’ DEI TRENTA richiede risposte certe sulle seguenti questioni:

TEMPESTIVA REALIZZAZIONE DEL PASSAGGIO PEDONALE CHE OLTREPASSA LA FRANA RICOSTRUZIONE DELLA STRADA FRANATA E COMUNICAZIONE AI RESIDENTI DEL PROGETTO COMPLETO DI CRONOPROGRAMMA
COMPLETAMENTO, MANUTENZIONE E MONITORAGGIO DELLA STRADA ALTERNATIVA A MONTE
AVVIO DI UNA TEMPESTIVA TRATTATIVA CON RFI PER INSERIRE SALITA CÀ DEI TRENTA TRA LE ZONE DESTINATARIE DI RISTORI PER LA CONVIVENZA CON IL TERZO VALICO

Purtroppo, ad un mese dalla frana ci sono ancora molti disagi e poche certezze sul ripristino della situazione che coinvolge circa quaranta famiglie e settanta ospiti di una comunita’ terapeutica.

In auto si potra’ circolare con un percorso alternativo a monte. Si tratta di una strada vicinale allargata ed asfaltata dall’ amministrazione comunale con lavori eseguiti in somma urgenza. La strada comporta comunque un allungamento di circa sei chilometri del percorso; e’ inoltre molto stretta, a senso unico di marcia e facilmente allagabile. Non e’ neppure chiaro se mezzi di soccorso e commerciali riusciranno a percorrerla.
Per le molte persone che si muovono a piedi ad oggi l’unica possibilita’ e’ il transito all’interno del giardino privato di una famiglia, obbligata da un’ordinanza comunale a lasciare aperta la proprieta’, non senza un certo disagio.
Fin dal primo giorno del crollo gli abitanti hanno chiesto con forza di lavorare da subito per la progettazione e realizzazione di una passarella pedonale provvisoria.

Si tratterebbe tutto sommato di una piccola opera ma di importanza vitale per il quartiere perche´’ indispensabile a chi si muove per raggiungere i mezzi pubblici piu’ vicini per lavoro, studio, spesa visite mediche e per chi si deve raggiungere i numerosi anziani presenti in zona per prestare loro assistenza.

Al tempo stesso nonostante gli impegni e le rassicurazioni degli organi politici comunali a un mese dall’evento non e’ dato conoscere quando, come e con quale cronoprogramma inizieranno i lavori di ripristino della strada crollata.

L’impressione degli abitanti e’ che la messa a disposizione della strada alternativa a monte, peraltro non priva di problematiche, possa indurre a tirare troppo alle lunghe il rifacimento della strada franata.

C’e’ molta rabbia e frustrazione tra gli abitanti da anni alle prese con i ” tranquilli faremo sapere” ma c’e’ anche una chiara volonta’ di richiamare l’attenzione su quanto e’ accaduto e accade in questa zona e in tante altre interessate dai cantieri di grandi opere.

Gli abitanti di Salita Cà dei Trenta non di fermeranno sino a quando non ci saranno risposte chiare e garanzie da parte delle Istituzioni. Deve cambiare il metodo con cui si portano avanti lavori pubblici di questa portata e impatto. I cittadini che ne subiscono gli effetti devono essere maggiormente ascoltati, informati, tutelati !

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