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Roma, 3 feb. (askanews) – Gabriele Gravina continuerà a guidare la FIGC fino al 2028. Candidato unico, è stato rieletto oggi al primo scrutinio con il 98,7% dei voti (481,084 voti su 487,500). Eletto per la prima volta il 22 ottobre 2018 dopo il Commissariamento della Federazione e confermato alla presidenza della Federcalcio il 22 febbraio 2021, Gravina si appresta quindi a procedere verso il suo terzo mandato ‘A vele spiegate’, come recita il titolo della piattaforma programmatica presentata con la candidatura sottoscritta da Lega Serie B, Lega Pro, LND, AIC e AIAC. “Grazie davvero – le sue prime parole dopo la proclamazione – per me è un grande onore e un grande orgoglio. Adesso non ci resta che trasformare la nostra visione in una promessa di vittoria. Dobbiamo continuare il nostro percorso e centrare tutti gli obiettivi di cui il calcio ha veramente bisogno. Chiudo con una citazione dì Henry Ford: ‘Mettersi insieme è un inizio, rimanere insieme è un progresso, lavorare insieme un successo'”.
Nel discorso prima dell’elezione, Gravina aveva sottolineato di avere lo stesso entusiasmo del primo giorno, ribadendo di aver sciolto la riserva sulla sua candidatura solo dopo aver avuto conferma dell’ampia condivisione da parte delle componenti: “Chiedo il privilegio della vostra fiducia per fare due cose: continuare a unire e cambiare. Vivo in questo mondo da quarant’anni, ho assaporato sconfitte e vittorie e non ho mai smesso di considerare il calcio la più appagante attività che conosca. Il calcio fa bene all’Italia, non smettiamo mai di testimoniarlo con forza!”. Tanti i risultati degni di nota raggiunti nei suoi primi sei anni da presidente oltre a quelli ottenuti ‘sul campo’, tra i quali spiccano i successi degli Azzurri a EURO 2020 e delle Nazionali Under 19 e Under 17, che vincendo i rispettivi Campionati Europei hanno permesso alla FIGC di aggiudicarsi per la prima volta nella storia il Premio Burlaz. “Motivi di soddisfazione” come aver messo in salvo l’economia del sistema durante la pandemia, promosso trasparenza ed economicità pur in un quadro strutturale che sconta ritardi, aver giocato di squadra “superando incomprensioni e contrastando attacchi, menzogne, tranelli e calunnie”.

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