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Milano, 12 gen. (askanews) – Il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron ha optato per Gabriel Attal e per il cambio di governo oggi sotto gli occhi di tutti, “perché per lui è un obiettivo decisivo impedire con tutte le forze che Marine Le Pen diventi Presidente della Repubblica e che due mandati quinquennali finiscano con l’immagine terribile che sarebbe quella di vederlo accogliere Marine Le Pen sul tappeto rosso dell’Eliseo il 9 maggio 2027”. Così in una videointervista ad askanews Aquilino Morelle, già consigliere di François Hollande, ‘plume’ di Lionel Jospin a Matignon, ma soprattutto anticipatore del tema del giorno con il libro “La parabole des aveugles: Marine Le Pen aux portes de l’Elysée” (Grasset, 286 pagine).
Morelle, figura di spicco della gauche storica, enumera diverse “dimensioni” della scelta di Macron per Attal che sono state annoverate come ragioni di tale scelta. C’è “l’operazione sopravvivenza” ovvero quella secondo la quale “dato l’indebolimento del potere esecutivo, a causa dell’assenza di maggioranza all’Assemblea nazionale lo scorso anno – situazione estremamente difficile per il presidente e per il governo che ha portato al cambio di primo ministro – è sembrato necessario che il presidente prendesse l’iniziativa politica”. C’è “l’operazione ringiovanimento che vede protagonista un uomo di soli 34 anni” e dove “Emmanuel Macron salta una generazione e sceglie un uomo a lui estremamente vicino, che parla allo stesso tempo di compagnia, di idee e di complicità politica, permettendo così di escludere tutta una serie di leader politici più anziani”.
C’è poi un’altra dimensione, quella elettorale: le elezioni europee di giugno. “Una buona mossa politica nella misura in cui si debba affrontare un leader – per le prossime elezioni europee che si terranno tra 6 mesi, a giugno 2024 – come Jordan Bardella (classe 1995, presidente del Rassemblement National dal 5 novembre 2022, ndr) che ha solo 28 anni. Vale a dire sei anni di meno di Gabriel Attal: riteniamo che probabilmente guiderà la lista che otterrà il risultato più forte a giugno, attualmente gli viene accreditato circa il 30% dei voti cioè 10 a 12 punti di vantaggio sulla lista Renew del Presidente della Repubblica”.
Ma Morelle precisa: “Ritengo che in realtà la scelta di Gabriel Attal non corrisponda solo a queste tre dimensioni che ho appena richiamato”. Non ci sono insomma soltanto “‘l’operazione sopravvivenza’, il ‘golpe dei giovani’, il cercare di contrastare Bardella nelle elezioni europee. Penso che bisogna ascoltare con attenzione quello che ha detto il presidente della Repubblica nel suo ultimo intervento in Tv e quelle dichiarazioni che sono state molto criticate a sinistra sull’immigrazione. Aggiungiamo le prime azioni del premier Gabriel Attal, che si è recato al passo di Calais a fianco alle persone che vivono la situazione delle inondazioni catastrofiche, e poi subito dopo in un commissariato della banlieue parigina. E con questo quadro, allora penso che il Presidente della Repubblica abbia deciso, perché per lui è un obiettivo fondamentale impedire con tutte le forze che Marine Le Pen diventi Presidente della Repubblica e che due mandati quinquennali finiscano con l’immagine terribile che sarebbe quella di vederlo accogliere Marine Le Pen sul tappeto rosso dell’Eliseo il 9 maggio 2027. Questo credo sia il senso della nomina di Gabriel Attal che è scevro da ogni appartenenza in relazione, direi, al solito riflesso della sinistra, e che è pronto a servire la politica di Emmanuel Macron. Penso che sarà (una politica) abbastanza essenziale sull’immigrazione, con la fine della demonizzazione degli elettori di Marine Le Pen, smettendo di dare loro una lezione morale, per cercare di evitare che un elettore normale – voglio dire non fascista o razzista o xenofobo o antisemita – diriga il suo voto verso RN, verso Marine Le Pen”.
L’intervista completa verrà pubblicata da askanews il 15 gennaio.
(Di Cristina Giuliano)
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