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Trento, 24 mag. (askanews) – Nell’ordinamento italiano esiste l’accertamento sintetico, per verificare discrepanze tra dichiarazione dei redditi e tenore di vita. Una misura per noi molto invasiva, eravamo contrari, siamo restati contrari. Fa il decreto attuativo il governo Renzi, poi il governo Conte annuncia un altro decreto, che però non arriva mai. Così c’è troppa discrezionalità. Serve un intervento a tutela dei contribuenti”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al Festival dell’Economia di Trento, a proposito del decreto attuativo sul Redditometro prima varato e poi bloccato: “L’ho sospeso perché lo voglio vedere meglio: bisogna colpire i casi oggettivamente intollerabili, chi è nullatenente e gira col Ferrari, altra cosa è vessare il cittadino, e io sono contraria. Serve tempo per una norma a garanzia di una lotta all’evasione efficace sui casi intollerabili, senza introdurre un’altra norma vessatoria nei confronti dei cittadini”.
Ha poi spiegato Meloni: “Per noi un fisco giusto non ti vessa con regole assurde e con un livello altissimo che non corrisponde a livello della tassazione. Un fisco che sappia dialogare, che sappia verificare il singolo caso. La nostra riforma va in questo senso. Dicono che sono amica degli evasori, i numeri dicono che il 2023 è stato un anno record per il recupero di evasione fiscale in Italia con 4,5 miliardi in più rispetto all’anno precedente”.
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