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Roma, 24 giu. (askanews) – La Banca centrale europea sta lavorando per fare sì che i pagamenti effettuati con l’euro digitale quando non si è collegati alla rete risultino “il più possibile simili alle transazioni in contanti”. E al tempo stesso in questa fase “ha avviato i lavori sul disegno delle metodologie per calibrare i limiti alla detenzione sull’euro digitale”.

Lo riferisce la stessa istituzione nel suo primo rapporto sui progressi sulla fase preparatoria dell’euro digitale, in cui sintetizza le attività effettuate in questo ambito, avviato lo scorso primo novembre.

La Bce aggiunge che in parallelo sta proseguendo la fornitura di tutti gli elementi tecnici necessari alle discussioni sull’euro digitale al Parlamento europeo.

Il progetto dell’euro digitale dell’Eurosistema, composto dalle banche centrali nazionali dell’area dell’euro e dalla Bce, mira a modernizzare la moneta della banca centrale per adattarla alle preferenze e tendenze di pagamento attuali, facilitando i pagamenti elettronici nell’area euro e rafforzando l’autonomia strategica dell’Europa.

L’euro digitale risulterebbe complementare al contante, e la Bce assicura che sarebbe sicuro e ampiamente accettato, rafforzando la sovranità monetaria europea e riducendo la dipendenza dai fornitori privati non europei. Dopo una fase istruttoria iniziata nel 2021, il 18 ottobre scorso il Consiglio direttivo della Bce ha avviato una fase di preparazione di due anni, fino al 31 ottobre 2025, durante la quale si procederà con il lavoro tecnico e il processo legislativo dell’Ue.

Entro fine 2025, il Consiglio direttivo deciderà se procedere ulteriormente con l’euro digitale, con la decisione finale sull’emissione che verrà presa dopo il completamento del processo legislativo.

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