1 minuto per la lettura
Roma, 22 nov. (askanews) – Crollo dell’euro sul mercato dei cambi: la valuta unica scende sotto 1,04 sul dollaro, ai minimi da due anni a questa parte dopo che le indagini sull’attività delle imprese nell’area valutaria hanno segnalato un peggioramento del quadro anche nei servizi, che finiscono in territorio negativo dove da molti mesi è intrappolato il manifatturiero.
Ulteriori pressioni sulla valuta condivisa, dopo che il trionfo alle presidenziali di Donald Trump aveva impartito forti spinte rialziste al dollaro, che ieri era risalito ai massimi da oltre un anno sull’euro.
Stamattina l’euro si attestava attorno a 1,0475 dollari. Dopo la pubblicazione degli indici Pmi è collassato fino a 1,0350 e a metà mattina a 1,0392 si attesta ai valori più bassi dal 14 novembre del 2022.
La debolezza dell’economia nell’area euro rafforza le probabilità di una Bce risoluta nella manovra di taglio dei tassi di interesse. Laddove, all’opposto, oltre Atlantico non è da escludere che la Federal Reserve possa mostrarsi più cauta nelle sue mosse di riduzioni dei tassi sul dollaro.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA