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Milano, 4 ott. (askanews) – Edison presenta un piano di investimenti da 10 miliardi di euro in Italia per il 2023-2030, con l’85% delle risorse destinate a centrare i Sustainable development goals (SDG’s) dell’Onu. Il gruppo di Foro Bonaparte a Milano ha presentato la strategia di sviluppo al 2030, in occasione del 140esimo anno dalla sua fondazione. Indicate anche le ambizioni al 2040, quando Edison auspica di poter contare su due mini reattori nucleari di nuova generazione da 340 MW di potenza attivi in Italia.

Dei 10 miliardi che Edison investirà entro l’inizio del prossimo decennio metà del budget, cinque miliardi, verrà destinato allo sviluppo di fonti rinnovabili, un miliardo sui sistemi di flessibilità e 2,5 miliardi sui servizi energetici per la decarbonizzazione dei consumi. Il resto, pari a 1-2 miliardi di euro, andranno alle attività del gas e alla crescita del portafoglio clienti. Previste 300 assunzioni all’anno fino al 2030.

L’obiettivo di Edison è di centrare il raddoppio dell’Ebitda, portandolo nel 2030 a 2,2 miliardi di euro, contro 1,1 miliardi del 2022 e la stima di 1,6 miliardi del 2023. I fondi per sostenere il piano deriveranno al 60% dalla cassa e per il 40% dal debito che Edison emetterà “in linea con il rating ‘Investment grade'”, ha assicurato il cfo, Ronan Lory.

“La grande ambizione è diventare l’operatore che riporta la produzione nucleare in Italia con impianti di piccola taglia”, ha sottolineato nel corso dell’incontro con la stampa l’ad Nicola Monti. “Un mix energetico ha bisogno di energia programmabile e il nucleare di nuova generazione può giocare un ruolo”, ha aggiunto. Edison stima di poter realizzare tra il 2030 e il 2040 due impianti nucleari da 340 MW ciascuno con tecnologia Small modular reactor (Smr), “se si creeranno le condizioni per il ritorno in Italia” del nucleare.

“Le grandi sfide – ha sottolineato Monti – ci piacciono e noi ci impegniamo per portarla a termine, con tutte le criticità e complessità del caso. Ci sono tanti anni per creare le condizioni, poi individueremo i siti idonei per costruirli”. Un’idea, ha suggerito Lorenzo Mottura, Evp strategy di
Edison, potrebbe essere quella di posizionare i due mini-reattori nel Nord Italia, “in prossimità dei distretti industriali”. I costi per la realizzazione degli Smr sono ancora incerti: “Dipenderà dalla scalabilità della tecnologia”, chiarisce Mottura secondo cui le stime attuali parlano di 30 miliardi di euro per la realizzazione di 15 mini-reattori in tutto il Paese.

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