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Roma, 4 dic. (askanews) – All’interno della splendida cornice
dello Europe Experience del Parlamento Europeo si è tenuta lo
scorso martedì la conferenza stampa della sesta edizione degli
Oscar dell’innovazione – Premio ANGI 2023. A fare gli onori il
Presidente Gabriele Ferrieri dell’ANGI – Associazione Nazionale
Giovani Innovatori.
Il Premio ANGI punta a dare un riconoscimento meritocratico al
dream team dell’innovazione italiana che in occasione delle
celebrazioni del 6 dicembre vedrà la presenza anche di alcune
delle più importanti istituzioni italiane ed europee, nonché di
importanti aziende italiane ed internazionali in ottica di open
innovation. Momento topic e centrale la premiazione e
l’intervento del direttore d’orchestra e musicista Beatrice
Venezi, consulente al Ministero della Cultura e già menzionata
tra i ForbesU30 più influenti d’Italia Nel corso della conferenza
stampa sono stati presentati inoltre i dati di anteprima
dell’Osservatorio Nazionale sullo stato della transizione
ecologica e digitale in Italia promosso da ANGI Ricerche in
collaborazione con Lab21.01.
A presentare i dati il prof. Baldassari direttore del comitato
scientifico ANGI e DG di Lab21.01: “Per i giovani under 35
italiani gli elementi fondanti del rapporto tra grandi aziende e
Open Innovation vedono al primo posto con il 36% la ricerca e lo
sviluppo; al secondo posto con il 23% call for ideas seguito, ad
un punto di distanza dai giovani talenti, subito con il 16%
centri di ricerca e università chiude con il 3% la formazione
continua. Tra le principali difficoltà a trovare lavoro vengono
individuate dai giovani italiani su tutte con il 67% la mancanza
di esperienza, in seconda posizione con il 58% la scarsa
propensione ad assumere, in terza posizione troviamo laureati
troppo qualificati con il 29% a seguire offerte poco gratificanti
26% conclude questa classifica con il 20% i settori saturi o
bloccati. Ma quali sono secondo i giovani innovatori gli elementi
fondanti per un’impresa innovativa? In prima posizione troviamo
con il 41% l’investimento in tecnologie all’avanguardia, in
seconda posizione con il 36% l’utilizzo di strumenti digitali in
fine troviamo con il 23% un gruppo dirigenziale giovane. La
trasformazione tecnologica e digitale ha degli elementi fondanti
che i giovani innovatori hanno individuato negli investimenti
pubblici e privati in alta formazione digitale con il 29%, con il
27% l’aumento del livello di competitività economica italiana
rispetto agli altri paesi EU, in terza posizione con il 19%
abbiamo le politiche per l’arresto della fuga di cervelli
italiani, mentre nelle ultime due posizioni ma non meno
importanti troviamo al 17% gli incentivi al rinnovo tecnologico e
con l’8% la diminuzione del digital divide. L’ultimo dato
mostrato si concentra su quali sono i mega trend dell’innovazione
nel 2023. I nostri giovani innovatori ci hanno risposto in
maniera unanime evidenziando con il 42% l’uso ormai sempre più
comune dell’intelligenza artificiale, il 38% opta per una
maggiore integrazione e utilizzo della realtà aumentata, chiude
il podio in 3 posizione la blockchain con il 20%”.

Il resto dell’osservatorio sarà presentato nel corso della
cerimonia del 6 dicembre alla sala del Tempio di Vibia Sabina e
Adriano con il gotha delle istituzioni italiane ed europee e
delle imprese nazionali ed estere.

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