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Roma, 9 mar. (askanews) – Dal 20 al 30 aprile riparte il Torino Jazz Festival, giunto alla dodicesima edizione: in programma nuove produzioni ed esclusive, dai musicisti emergenti alle grandi figure della scena mondiale, tra i quali Dave Holland, Christian McBride, Gonzalo Rubalcaba, John Zorn e Roscoe Mitchell, Paolo Fresu, Fatoumata Diawara, Mats Gustafsson, Steve Lehman, Marta Warelis, Sakina Abdou, Alexander Hawkins, Matthew Wright, Roberto Gatto, Francesco Bearzatti e tanti altri.
Il Torino Jazz Festival 2024 celebra inoltre Duke Ellington, a 50 anni dalla scomparsa (24 maggio 1974), e il ritorno in città di John Zorn dopo molti anni di assenza. Il programma abbraccia quest’anno anche la celebrazione della Festa della Liberazione, il 25 aprile, con uno speciale concerto della cantante maliana Fatoumata Diawara, e come sempre non manca di omaggiare il 30 aprile, “Giornata Internazionale del Jazz” Unesco, con eventi speciali.
“Un festival oltre le categorie, come direbbe Ellington – sottolinea il direttore artistico Stefano Zenni – , ma anche oltre i confini (non solo geografici), dove le persone si ritrovano nel nome di una musica – il jazz – nata per celebrare una comunità libera”.
“Il Torino Jazz Festival – afferma il sindaco di Torino Stefano Lo Russo – ha registrato in questi anni un crescente successo confermandosi come una tra le più riuscite iniziative culturali della città. Un’attenzione particolare va ai più giovani, con eventi speciali e biglietti al prezzo simbolico di 1 euro per invitarli a scoprire la magia della musica dal vivo, e un grande concerto per celebrare la Festa della Liberazione”, ha annunciato, con i biglietti al costo simbolico di un euro riservati agli under 14.
Ad aprire i concerti del “main”, lunedì 22 aprile, al Teatro Alfieri (ore 21), Dave Holland con Kevin Eubanks e Eric Harland. Gruppo perfetto, con maestri indiscussi del proprio strumento.
Martedì 23 aprile, al Teatro Colosseo (ore 21), Christian McBride, 8 volte vincitore di Grammy, contrabbassista, compositore e bandleader, che da qualche anno è anche il direttore artistico dello storico Newport Jazz Festival.
Mercoledì 24 aprile, Gonzalo Rubalcaba Trio. (Teatro Colosseo, ore 21), ino dei pianisti jazz più celebrati al mondo.
Giovedì 25 aprile In mattinata alle 11.30, al Teatro Vittoria, la pianista Marta Warelis; alle 18, a Hiroshima Mon Amour, Sélébéyone, gruppo in cui spicca la figura di Steve Lehman.
Alle 21, al Teatro Regio, nell’ambito del calendario delle celebrazioni istituzionali per l’anno 2024, promosse dalla Città di Torino, dal Comitato Resistenza e Costituzione della Regione Piemonte, con Fondazione Polo del ‘900 e Fondazione per la Cultura Torino, il festival si unirà alle celebrazioni con il concerto della cantante Fatoumata Diawara, in uno spettacolo idealmente dedicato alla gioventù resistente e in particolar modo a Dante di Nanni, a ottant’anni dalla morte. Il concerto è a ingresso gratuito, con prenotazione obbligatoria dal 17 aprile (ore 10) sul sito www.torinojazzfestival.it
Venerdì 26 aprile, doppio appuntamento, alle 18, al Piccolo Regio, produzione originale, Alexander Hawkins/Matthew Wright con “Suite Duke”.
Sabato 27 aprile, alle 11.30 e alle 16, a Casa Teatro Ragazzi e Giovani, Sakina Abdou, flautista e sassofonista francese.
Alle 18, al CAP 10100, Down Bit Duke, “Omaggio Fantascientifico a Duke Ellington”, con un trio guidato da Francesco Bearzatti, uno dei musicisti più creativi del jazz italiano ed europeo. Alle 21, al Teatro Monterosa, Roberto Gatto, omaggia la musica di Tony Williams.
Doppio appuntamento con due maestri assoluti dell’improvvisazione, domenica 28 aprile. Alle 18, in Sala 500, Lingotto, in anteprima il duo Roscoe Mitchell/Michele Rabbia.
Alle 21, all’Auditorium Giovanni Agnelli, Lingotto, una coproduzione con Jazz is Dead in esclusiva TJF, John Zorn- New Masada Quartet.
Lunedì 29 aprile, alle 21, al Teatro Colosseo, in collaborazione con Associazione Carlo U. Rossi, il Premio Carlo U. Rossi, ospite del TJF. Presentati da Rocco Papaleo partecipano Caparezza, Nina Zilli, Meg, Blue Supernova, Negrita, il Quartetto di Emanuele Cisi e altri prestigiosi ospiti a sorpresa.
Alle 22, al Bunker, The End featuring Mats Gustafsson.
Il Festival termina con un doppio appuntamento: alle 18, a Casa Teatro Ragazzi e Giovani, Eric Mingus & Silvia Bolognesi. Gil Scott-Heron, scrittore, musicista, compositore ed attivista afroamericano, è l’ispirazione che muove il progetto della formazione “Is that Jazz?”.
Alle 21, all’Auditorium Giovanni Agnelli, produzione originale del festival, Paolo Fresu Quintet con Torino Jazz Orchestra e la direzione e gli arrangiamenti di Paolo Silvestri “Repens”.
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