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Napoli, 19 ott. (askanews) – Nel cuore di una Napoli, particolarmente piovosa, il ministro Guido Crosetto apre questa mattina ufficialmente i lavori del G7 Difesa. Per la prima volta nella storia del “Gruppo dei 7”, l’Italia riunisce i Ministri della Difesa.

Il primo gennaio 2024 il nostro Paese ha assunto, per la settima volta, la Presidenza del G7, il gruppo che riunisce Italia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito, Stati Uniti d’America. Il G7, al quale partecipa anche l’Unione Europea, è unito da valori e principi comuni e ricopre un ruolo insostituibile nella difesa della libertà, della democrazia e nella gestione delle sfide globali.

La Presidenza italiana durerà fino al 31 dicembre 2024 e prevede un fitto programma di riunioni tecniche ed eventi istituzionali che si articola lungo tutto il territorio nazionale. Tra le priorità della Presidenza italiana vi è la difesa del sistema internazionale basato sulla forza del diritto. La guerra d’aggressione russa all’Ucraina ne ha intaccato i principi e ha scatenato una crescente instabilità, visibile nei diversi focolai di crisi. Altrettanto importante è il conflitto in Medio Oriente, con le relative conseguenze sull’agenda globale.

È centrale il rapporto con le Nazioni in via di sviluppo e le economie emergenti. Prioritaria l’attenzione nei confronti dell’Africa. La sfida è costruire un modello di partenariato vantaggioso per tutti, lontano da logiche paternalistiche o predatorie. Particolare riguardo è, inoltre, dedicato alla regione dell’Indo-Pacifico.

L’Italia dedica grande importanza alle questioni migratorie e pone all’ordine del giorno alcune tra le principali sfide dei nostri tempi, tra cui il nesso clima-energia e la sicurezza alimentare. Il G7 ha la responsabilità e il dovere di individuare, insieme ai suoi partner globali, soluzioni innovative.

Nel programma italiano trova, inoltre, spazio l’Intelligenza Artificiale (IA), tecnologia che può generare grandi opportunità ma anche enormi rischi, oltre ad incidere sugli equilibri geopolitici. È necessario sviluppare meccanismi di governance e fare in modo che l’IA sia incentrata sull’uomo e controllata dall’uomo, dando applicazione concreta al concetto di algoretica.

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