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Roma, 1 feb. (askanews) – Con la nomina dei saggi parte ufficialmente la corsa per la presidenza di Confindustria. Il Consiglio generale dell’associazione, in una riunione molto partecipata, ha individuato, tramite sorteggio, i tre saggi della commissione di designazione. Si tratta di Mariella Enoc, Andrea Moltrasio e Ilaria Vescovi. È stato estratto anche un quarto nome di riserva, quello di Luciano Vescovi, in caso di indisponibilità di uno dei tre.
La commissione avrà un compito molto delicato, quello di valutare le candidature e consultare la base associativa. Il successore di Carlo Bonomi verrà designato il 4 aprile dal Consiglio generale e sarà poi eletto dall’assemblea dei delegati in programma per il 23 maggio.
Nessuno, ad oggi, si è ufficialmente candidato perchè il meccanismo di elezione del presidente di Confindustria ha tempi e rituali precisi. Ma per il dopo Bonomi i rumors vedono pronti alla gara quattro candidati, quasi tutti espressione del mondo imprenditoriale del Nord. Sarebbe sfumata la candidatura del lombardo Giovanni Brugnoli, mentre rimarrebbero in pista due degli attuali vicepresidenti, Emanuele Orsini (Emilia Romagna), e Alberto Marenghi (Lombardia). Ai nastri di partenza anche il ligure Antonio Gozzi, presidente di Federacciai, ed Edoardo Garrone, anche lui ligure e presidente di Erg e Sole 24 Ore.
La corsa parte affollata, ma nel giro di poco tempo i candidati potrebbero ridursi a due se, come nella tradizione confindustriale, si cercheranno accordi e alleanze in nome di una visione comune. Tra gli imprenditori presenti al sorteggio dei saggi, molti avrebbero insistito sulla necessità di ricercare un’intesa, anche per non rischiare di disperdere i voti e, soprattutto, di apparire al di fuori come un’associazione divisa.
Quello che sembra consumarsi, al momento, è, infatti, uno scontro tra le due anime di Confindustria: una parte chiede un cambio di passo auspicando che il prossimo leader sia un rappresentante della grande impresa; l’altra ritiene che si possa proseguire con un presidente espressione di realtà imprenditoriali più piccole.
I nomi dei candidati, comunque, verranno ufficialmente fuori nei prossimi giorni. La procedura di elezione del presidente di Confindustria prevede che, nella prima settimana dall’insediamento, i saggi possano ricevere eventuali auto candidature sostenute da almeno il 10% dei voti assembleari o dal 10% dei componenti del Consiglio Generale, entrambe con dichiarazione firmate dai presidenti delle associazioni o dai sostenitori membri del Consiglio Generale. In sostanza i candidati dovranno presentare circa una ventina di firme a loro sostegno. Le auto candidature vanno accompagnate dalle linee programmatiche.
Dalla data d’insediamento dei saggi, entro una settimana dal sorteggio, decorre il termine di otto settimane per arrivare al voto di designazione del nuovo presidente da parte del Consiglio generale.
Nelle successive cinque settimane, prenderà il via il tour nazionale dei saggi. Verranno ascoltati i presidenti delle associazioni e i più importanti componenti del Consiglio Generale. Durante questo passaggio i saggi raccoglieranno le espressioni di consenso sugli eventuali nominativi indicati dalle associazioni stesse e sulle autocandidature formalizzate nella prima settimana di lavoro.
Dopo aver effettuato le necessarie verifiche di conformità alla presentazione della candidatura, la Commissione provvederà a comunicare ai presidenti delle associazioni, i nomi dei candidati emersi dai vari incontri.
Al termine delle consultazioni, i saggi individueranno i nominativi dei candidati che saranno chiamati ad ufficializzare l’accettazione della candidatura e ad illustrare il proprio programma in occasione del Consiglio Generale del 21 marzo.
Al di fuori dei canali di consultazione, possono essere ammessi alla presentazione della propria candidatura, previa verifica di tutti requisiti richiesti dallo statuto, anche coloro che certifichino per iscritto – con dichiarazione firmata dai presidenti delle Associazioni sostenitrici – di poter disporre di un consenso pari ad almeno il 20% dei voti rappresentati nell’assemblea dei delegati, in regola con il versamento dei contributi associativi.
Il 4 aprile il Consiglio generale di Confindustria voterà, a scrutinio segreto e a maggioranza assoluta dei votanti, il nome del futuro presidente che verrà poi proposto all’assemblea dei delegati.
Il Consiglio generale del 18 aprile voterà, poi, il programma e la proposta di squadra di Presidenza. Infine, l’assemblea dei delegati del 23 maggio eleggerà il nuovo presidente, insieme alla sua squadra.
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