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Roma, 4 set. (askanews) – La Cina di Xi Jinping ha individuato una serie di minacce culturali alla sua sicurezza, alcune nuove altre meno, che potrebbero essere vettori di “rivoluzioni colorate”: si tratta del rock’n roll, della musica pop, di internet e di altri prodotti culturali occidentali. Li segnala il nuovo libro di testo adottato ufficialmente nei corsi universitari sull’educazione alla sicurezza.
Il libro di testo – spiega oggi il South China Morning Post – è stato adottato ffucialmente la scorsa settimana e rappresenta un’ulteriore stretta nel controllo ideologico sulla base del pensiero di Xi nelle istituzioni di formazione cinesi.
Il “Manuale di educazione alla sicurezza nazionale per gli studenti”, secondo quanto riferisce il Quotidiano del Popolo, organo ufficiale del Partito comunista cinese, sarà uno strumento che dovrà essere adottato dagli studenti delle università, i quali dovranno vigilare contro l’adozione di tratti culturali occidentali che possano innescare le “rivoluzioni colorate”.
“Internet è il principale canale di comunicazione, mentre la cultura popolare, dalla musica pop al rock, sono spesso utilizzate per peomuovere le rivoluzioni colorate”, segnala il libro di testo.
Il libro è basato su una serie di discorsi del presidente Xi. Il ministero dell’Educazione ha raccomandato agli insegnanti di utilizzare pienamente l’uso di questo supporto educativo, sulla base del principio enunciato dal presidente nel 2014 di “sicurezza nazionale complessiva”, cioè da implementare a tutti i livelli.
Nel libro si sostiene che l’incapacità di tenere sotto controllo la sicurezza nazionale è stata la principale causa del crollo dell’ex Unione sovietica, che aveva abbandonato il marxismo e il monopartitismo. E’ quindi “imperativo” rafforzare la “sensibilità alla sicurezza nazionale nell’università e gli individui devono mantenere l’iniziativa e lottare”.
Persino nelle scuole elementari, i nuovi libri di testo pingono una certa enfasi proorio sul tema della sicurezza nazionale e sulla cultura autoctona.
La Cina dal 2015 si è dotata di una Giornata per l’educazione alla sicurezza nazionale.
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