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Roma, 16 nov. (askanews) – Tensione nel primo pomeriggio davanti a Palazzo Chigi. Mentre si trovava in piazza Colonna assieme al segretario Riccardo Magi e ad alcuni militanti per esporre i cartelli “Coltivate ignoranza. Il divieto alla carne coltivata è antiscientifico e anti italiano”, il deputato di +Europa Benedetto Della Vedova è stato raggiunto e spintonato dal presidente di Coldiretti, Ettore Prandini. Immediato l’intervento delle forze dell’ordine e degli altri presenti che hanno diviso e ricondotto Prandini sul lato di via del Corso, dove fino a pochi istanti prima si trovava assieme ai rappresentanti della sua organizzazione per sostenere il voto finale del Parlamento sul ddl che introduce il divieto di produrre e commercializzare cibi a base cellulare per uso alimentare.

“Tu sei un delinquente e un buffone”, ha urlato Prandini a Della Vedova mentre veniva allontanato. “Ecco cos’è la Coldiretti, vergogna”, hanno ribattuto gli esponenti di +Europa. Poco dopo i manifestanti di Coldiretti hanno intonato con i megafoni “buffoni, buffoni”.

Della Vedova si è poi rivolto ai cronisti che hanno assistito all’aggressione sottolineando che l’episodio “mette in luce che siamo stati troppo teneri e che ormai la situazione sta degenerando. Se il presidente di Coldiretti si sente autorizzato, forte della partecipazione dei suoi, a venire ad aggredire un parlamentare, colpevole di aver espresso la propria opinione in Aula e per atti parlamentari, credo che siamo all’eversione”. E alla fine il segretario di +Europa ha deciso di denunciare per aggressione il presidente di Coldiretti.

“Chiederemo formalmente che il governo italiano si dissoci da questa iniziativa e da questa aggressione che c’è stata, perché lo riteniamo gravissimo nei confronti di parlamentari di opposizione”, ha sottolineato Magi.

Per Prandini “è stato un momento di confronto che si sarebbe dovuto fermare a un confronto verbale, non ho problemi a dire questo. Però non chiedo scusa per la spinta perché Della Vedova non ha chiesto scusa al lavoro che fanno i nostri agricoltori e soprattutto perché la spinta è figlia del fatto che lui portava dei cartelli che insultavano l’intelligenda degli nostri agricoltori”.

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