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Roma, 13 nov. (askanews) – Primo allenamento nel pomeriggio per la Nazionale, che si è radunata ieri sera a Coverciano e oggi inizierà a preparare le ultime due gare del girone di qualificazione al Campionato Europeo. In palio il pass per la fase finale di EURO 2024, con gli Azzurri artefici del proprio destino: battendo la Macedonia del Nord venerdì allo Stadio Olimpico di Roma potrebbero accontentarsi di un pareggio nello scontro diretto con l’Ucraina, mentre un pari o una sconfitta con i macedoni obbligherebbero l’Italia a vincere l’ultima sfida in programma lunedì 20 novembre a Leverkusen.
“Vincere la prima partita – dichiara Luciano Spalletti (Foto Figc.it) nella consueta conferenza stampa di inizio raduno – ci dà un vantaggio sulla seconda, quindi facciamo attenzione a quella formazione lì. Poi possono esserci alcune valutazioni sui calciatori in vista delle due gare ravvicinate, ma a prescindere non faccio una formazione per la prima partita e un’altra per la seconda. È chiaro che qualcosa verrà cambiato, però si fa una cosa per volta”. I principi di gioco restano gli stessi: “Questa mattina parlando ai calciatori ho detto che le cose fondamentali sono la costruzione e la pressione. E poi le distanze del blocco squadra. Bisogna stare tutti in 30 metri per potersi aiutare e sviluppare. Le squadre forti non perdono mai le distanze, soprattutto nei migliori momenti delle squadre avversarie. Con l’Inghilterra nel secondo tempo ci siamo un po’ allungati, mentre nel primo tempo abbiamo fatto benissimo”.
Dopo le defezioni di Meret, Calabria e Toloi, è stato costretto al forfait anche Manuel Locatelli. E le condizioni di altri Azzurri verranno valutate nelle prossime ore: “C’è Cambiaso che ha una caviglia gonfia – sottolinea il Ct – Cristante ha un affaticamento muscolare e Jorginho ha dei punti in testa rimediati nell’ultima partita. Domani andremo a fare probabilmente altre convocazioni”.
Proprio Jorginho ha ritrovato la maglia azzurra cinque mesi dopo le Finals di Nations League dello scorso giugno: “È stato convocato ora perché tra settembre e ottobre aveva giocato poco. Ci avevo parlato telefonicamente e aveva espresso tutto il suo desiderio di vestire questa maglia. Adesso sta giocando con regolarità, mi sembra stia meglio. È tornato a essere l’uomo squadra, il regista che indica la via”. Un altro campione d’Europa, Ciro Immobile, stavolta invece è rimasto a casa: “Lo riteniamo un calciatore molto importante. Mi sembra che in questo momento gli altri tre attaccanti che ho convocato siano più in condizione, anche se in Champions ha fatto bene: ha realizzato un gran gol e quando ci ho parlato gli ho fatto i complimenti”.
Torna dopo le Finals di Nations League anche Buongiorno, mentre Cambiaso è insieme a Colpani il volto nuovo di questo ritiro: “Ho parlato con Buongiorno quando sono stato a Torino, è una persona squisita e un professionista totale. A ottobre non l’avevo portato perché era infortunato. Cambiaso può dare delle situazioni tattiche nuove sulla costruzione di gioco. Così si può azzardare una costruzione di tre più due che è sempre una situazione importante nel calcio”.
L’ALLUVIONE IN TOSCANA E LA VISITA AL BAMBINO GESU’. Inevitabile non parlare solo di calcio a pochi giorni dall’alluvione che ha colpito la Toscana: “È la mia terra, il mio sangue – le parole del Ct – . È una sofferenza vedere che molte famiglie normali, persone che hanno delle difficoltà si siano ritrovate ancor di più a dura prova. Ringrazio la Federazione per aver aiutato queste persone, anche se poi ho visto che l’hanno già fatto da sole perché il giorno dopo erano già lì a spalare”. Spazio anche al sociale. Giovedì pomeriggio la visita ai piccoli pazienti dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù sarà l’occasione anche per riabbracciare Francesco Totti: “Quello del Bambino Gesù è un momento che la Federazione aveva già costruito, la Federazione è sempre molto attenta a questi fatti dove c’è bisogno di presenza. Quando ero a Roma avevo avuto la possibilità di andare a condividere qualche momento di felicità con questi bambini, per cui ora che ci debbo tornare sono felice. Visto che poi c’era da fare questo incontro con Totti, era giusto riuscire a metterlo a disposizione perché anche lui è stato sempre molto sensibile per queste situazioni riguardanti i bambini che necessitano di aiuto. Se questo momento lo doniamo a ragazzi che sono amici miei, ma anche amici suoi, penso sia una cosa bella per entrambi. Mi fa piacere riparlare con lui, potergli ritelefonare perché quando l’ho avuto da allenatore per me è stato fonte di ispirazione, da calciatore mi ha fatto vedere delle cose importanti sulle linee di passaggio cariche di estro, fantasia. Molte cose che mi ha fatto vedere sono ancora innovative, sono state un supporto enorme per permettermi di fare la carriera che ho fatto”.
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