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Roma, 30 ott. (askanews) – “Penso che ci siamo detti la verità, magari all’inizio in maniera violenta e poi in maniera ragionevole”. Così il tecnico della Roma, Ivan Juric, ha parlato del confronto avuto con i giocatori dopo il pesante ko contro la Fiorentina. “Io sono l’allenatore devo allenare e preparare la squadra nella partita- ha proseguito – Il medico deve prendersi cura dei giocatori e i giocatori devono giocare. Ognuno ha un lavoro preciso e occuparsi di quello che fa. La definizione dei ruoli è importante”.
Sui cambiamenti in vista del match con il Torino: “La squadra in 7 partite ha preso 5 gol. Se voglio fare un paragone con il Torino dello scorso anno con questo modo di giocare ha preso 36 e la Roma 46 giocando un’altra cosa. Per me sono solo scuse. Se non sono convinti i giocatori possono dire ‘me ne vado’. Mi risulta che sono convinti e che vogliono fare bene. Vogliono migliorare perché porta tanti benefici e possono fare alla grande sia in fase di possesso che non”.
Sul rapporto con la proprietà “Con il presidente ho contatti. Abbiamo parlato di tante cose e bene. Questo sono tutte cose che tolgono il pensiero sul campo. Rimango con la mia idee. Il giocatore gioca, io alleno e il medico cura. Come ho detto il primo giorno io non vedo mancanze, anzi io preferisco così. Prendo decisioni e la dirigenza ti responsabilizza. Il resto è distrazione. Ognuno deve fare il suo. Bisogna lavorare forte e questa è la cura giusta per riprendere in mano la situazione. Questa è la mia idea”.
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