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Roma, 17 gen. (askanews) – Sarà presentato in anteprima mondiale alla Berlinale, nella sezione Generation, “Quell’estate con Irène”, il nuovo film di Carlo Sironi (già vincitore del Discovery Prize per la migliore opera prima agli European Film Awards con “Sole”).
Il film, ambientato nell’agosto 1997, racconta di Clara e Irène che si incontrano per la prima volta durante una gita organizzata dall’ospedale che le ha in cura. Timida e solitaria l’una, sfacciata e inarrestabile l’altra, in comune hanno soltanto i loro 17 anni e quella malattia che sembrava sconfitta ma è ancora un’ombra presente nelle loro vite. Eppure quando sono insieme la paura svanisce e bastano poche ore a renderle inseparabili. Al punto di decidere di scappare insieme su un’isola lontana da tutti dove poter finalmente vivere la loro prima vera estate.
“Quell’estate con Irène” nasce dal desiderio di raccontare quel momento in cui le prime impressioni della vita ci colpiscono e vanno a creare la nostra identità e la nostra memoria, quell’estate che non dimenticheremo mai. Volevo realizzare un film che avesse la sostanza indefinita di un sogno ad occhi aperti e la precisione chirurgica dei ricordi più importanti. La prima volta che l’ho immaginato stavo ascoltando To Wish Impossible Things dei The Cure: ‘Remember how it used to be / when the sun would fill up the sky. / Remember how we used to feel, / those days would never end'” ha dichiarato Carlo Sironi.
Il primo lungometraggio di Sironi, “Sole” ha debuttato in concorso nella sezione Orizzonti alla 76esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, ha partecipato ai festival di Toronto e Berlino, ottenuto una candidatura al David di Donatello e ai Nastri d’argento e vinto il Discovery Prize come migliore esordio agli European Film Awards 2020. “Quell’estate con Irène” è il suo secondo film, selezionato alla 74esima Berlinale.
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