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Milano, 30 ago. (askanews) – “I dati in arrivo hanno rafforzato la nostra fiducia nel fatto che permangono le condizioni per un rientro dell’inflazione al nostro obiettivo del 2% entro la fine del 2025”, ma “dato che il percorso di ritorno alla stabilità dei prezzi si basa su una serie di ipotesi critiche, la politica monetaria dovrebbe procedere con gradualità e cautela”. Lo ha sottolineato Isabel Schnabel, membro del comitato esecutivo della Bce, nel corso di una Lecture a Tallinn (Estonia).
“La fiducia non è conoscenza. La storia non giudicherà le nostre intenzioni, ma il nostro successo nel portare a termine il nostro mandato”, ha sottolineato Schnabel. “Il ritmo dell’allentamento delle politiche non può essere meccanico. Deve basarsi su dati e analisi”, ha ribadito.
L’economista nel corso del suo discorso ha ricordato le tensioni internazionali, che possono modificare lo scenario “rapidamente”. E, ha detto, “quando il futuro è così incerto come oggi, le prospettive modali forniscono un falso senso di conforto. L’analisi di scenario può proteggerci dal cadere vittima dell’incertezza dei modelli e dell’eccessiva fiducia. Essere trasparenti su ciò che potrebbe andare storto e tenerne conto nel processo decisionale può contribuire a rendere la politica più solida di fronte alle contingenze che minacciano il raggiungimento del nostro mandato primario”, ha concluso.
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