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Roma, 16 ott. (askanews) – Alla Bce “manterremo i tassi di interesse elevati tutto il tempo che sarà necessario”. Ma se vi fossero “shock di inflazione sufficientemente ampi o sufficientemente persistenti, dovremo essere aperti a fare di più” (in termini di rialzi del costo del danaro). Lo ha affermato il capo economista della Bce, Philip Lane in una intervista al quotidiano olandese Financieele Dagblad.
Al momento all’istituzione monetaria “riteniamo che l’inflazione tornerà al 2% per il 2025. (Ma) solo quando saremo sufficientemente fiduciosi di raggiungere questo obiettivo potremmo normalizzare la policy”. E questo “è piuttosto distante da dove ci troviamo adesso. Personalmente avrò bisogno di più informazioni riguardo gli accordi salariali per il 2024 e dovremo aspettare fino alla primavera del prossimo anno prima che molti paesi diffondano queste informazioni”, ha aggiunto, fornendo quindi una indicazione indiretta su quando tempo ci voglia prima che la Bce inizi ad ipotizzare un eventuale primo taglio dei tassi.
“Ci vorrà del tempo – ribadisce Lane – prima che possiamo avere fiducia sul fatto che l’inflazione sia sulla strada per tornare al 2%”.
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