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Roma, 18 ott. (askanews) – Dopo la conclusione della “fase istruttoria” dedicata alla progettazione e alla distribuzione di un euro digitale, durata due anni, il Consiglio direttivo della Bce “dà inizio alla fase di preparazione del progetto sull’euro digitale”, che a sua volta dovrebbe durare 2 anni. Con un comunicato, l’istituzione spiega che questa fase “getterà le basi per un eventuale euro digitale, anche mediante la messa a punto del manuale di norme e la selezione dei fornitori per lo sviluppo della piattaforma e delle infrastrutture”.

La fase di preparazione “aprirà la strada a una possibile decisione futura sull’emissione di un euro digitale”. La decisione fa seguito alla conclusione della fase istruttoria avviata dall’Eurosistema nell’ottobre 2021 per esplorare possibili modelli di progettazione e distribuzione per un euro digitale. “Sulla base dei risultati di questa fase, descritti dettagliatamente in un rapporto pubblicato oggi, la Bce ha concepito un euro digitale che sarebbe ampiamente accessibile a cittadini e imprese attraverso la distribuzione da parte di intermediari vigilati come le banche”.

L’euro digitale “sarebbe configurato come una forma digitale di contante che potrebbe essere utilizzato per effettuare qualsiasi pagamento digitale in tutta l’area dell’euro”. Sarebbe “gratuito per le funzionalità di base e disponibile sia online che offline. Assicurerebbe il massimo livello di privacy e permetterebbe agli utenti di regolare all’istante i pagamenti in moneta della banca centrale. Potrebbe essere utilizzato per i pagamenti da persona a persona, presso i punti vendita, nel commercio elettronico e nelle operazioni con le amministrazioni pubbliche. Nessuno strumento di pagamento digitale offre tutte queste caratteristiche. Un euro digitale – afferma la Bce – colmerebbe questa lacuna”.

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