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Roma, 14 feb. (askanews) – Alla Bce “ci vorrà ancora un po’ di tempo prima che abbiamo le informazioni necessarie per confermare che l’inflazione stia tornando in maniera sostenibile al nostro obiettivo del 2 per cento”. Lo ha affermato il vicepresidente dell’istituzione monetaria Ue, Luis de Guindos, durante un intervento alla VIII conferenza delle banche centrali del Mediterraneo. “Anche se stiamo andando nella direzione giusta – ha avvertito – non dobbiamo giocare di anticipo”.
Il riferimento indiretto è alla tempistica del primo tagli dei tassi di interesse, che generalmente mercati e analisti attendono da parte della Bce tra fine primavera e inizio estate.
“I prossimi pochi mesi saranno particolarmente ricchi di nuove informazioni sui fattori che spingono l’inflazione di fondo, mentre riceveremo dati sugli ultimi accordi salariali e sulle scelte sui prezzi delle imprese – ha aggiunto -. E avremo anche le nostre previsioni economiche a marzo”.
Secondo De Guindos, sebbene l’inflazione sia “sulla strada giusta dobbiamo vigilare attentamente sui fattori di rischio in campo. Le pressioni salariali restano alte e non abbiamo ancora dati sufficienti per confermare che abbiamo iniziato ad attenuarsi”.
Per questo “continueremo ad essere guidati dai dati” e, anche considerati gli altri fattori di rischio “le nostre future decisioni assicureranno che i tassi ufficiali siano a livelli sufficientemente restrittivi tutto il tempo necessario”, ha concluso.
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