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Roma, 8 ott. (askanews) – Come vigilanza bancaria europea, alla Bce “siamo stati chiarissimi sul fatto che i consolidamenti trans frontalieri possono essere uno strumento per ulteriore integrazione del settore bancario europeo, e lo sosteniamo fermamente. I consolidamenti possono anche aiutare su problemi di lungo periodo, come la bassa redditività. Ciò non di meno, le fusioni implicano sempre rischi e come autorità di vigilanza dobbiamo valutarle attentamente”, applicando sempre le regole. Così Frank Elderson, che oltre a sedere nel Comitato esecutivo della Bce è anche vicepresidente del ramo di vigilanza bancaria della stessa istituzione, ha risposto a una domanda sul caso UniCredit-Commerzbank, in una intervista al quotidiano sloveno Delo.

Elderson ha puntualizzato che le sue considerazioni erano in termini generali e non riferite ad un caso specifico.

“Il nostro lavoro – ha aggiunto – è assicurare che ogni transazione bancaria, che sia a livello trans frontaliero o nazionale, porti a un gruppo bancario che possa rispettare i requisiti di vigilanza nel futuro prevedibile”. (fonte immagine: ECB 2024).

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