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Roma, 8 ago. (askanews) – Le maggiori banche italiane hanno chiuso la prima metà del 2024 con aumenti a due cifre degli utili e si profila uno slancio positivo anche per il resto dell’anno. È la fotografia scattata da Morningstar Dbrs con una nota di analisi sul comparto.

L’agenzia di rating rileva che complessivamente le maggiori banche italiane – Intesa SanPaolo, UniCredit, Bpm, Bper e Mps -hanno realizzato utili netti per 6,6 miliardi di euro nel secondo trimestre, in crescita del 15% su base annua o del 10% se si escludono le poste una tantum. I primi sei mesi dell’anno si sono chiusi con un aggregato complessivo di utili netti pari a 12,6 miliardi di euro, in crescita del 20% su base annua o del 16% escluse le poste una tantum.

Il rafforzamento degli introiti dai margini sui tassi e dalle commissioni hanno sostenuto i ricavi, mentre il controllo dei costi ha aiutato a bilanciare le pressioni inflazionistiche e l’impatto dei rinnovi contrattuali di categoria, oltre alle spese per investimenti su information technology e i costi di ristrutturazione. Secondo Morningstar Dbrs gli indicatori di qualità degli attivi sono rimasti stabili nonostante la crescita a rilento dei prestiti, mentre i livelli di finanziamento liquidità restano solidi.

“Il primo trimestre suggerisce un buono slancio per continuare il 2024 con margini di interesse netti resilienti, un buon contributo dalle entrate per commissioni, mentre i minori costi di approvvigionamento sul credito che bilanceranno i probabili aumenti dei costi dalle spese per il personale e sugli investimenti digitali”, commenta Andrea Costanzo, vicepresidente per i rating sulla finanza europea di Morningstar Dbrs. “A questo stadio, se la qualità degli attivi non dovesse deviare materialmente dalla traiettoria attuale, ci attendiamo il 2024 si definisca altrettanto buono o migliore del 2023”. (fonte immagine: Morningstar Dbrs).

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