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Roma, 1 dic. (askanews) – I social media e la velocità con cui le informazioni si propagano tramite gli stessi hanno avuto un ruolo nei fallimenti del Credit Suisse e della Silicon Valley bank, ma non ne sono stati la causa: il motivo dei fallimenti è stato nelle vulnerabilità di fondo degli istituti, come sulla gestione dei rischi di liquidità. Lo ha affermato Michael Barr, vicepresidente e capo del ramo di supervisione bancaria della Federal Reserve, nel suo intervento in apertura della seconda giornata del forum sulla vigilanza della Bce.

In queste vicende “i social media hanno avuto un ruolo e non lo voglio sottostimare, monitoriamo i social. Però il loro ruolo può anche essere sopravvalutato. Credit Suisse – ha detto Barr – aveva vulnerabilità di fondo e sono stati colpiti da uno shock, se non avessero avuto queste vulnerabilità non sarebbero spariti. Penso lo stesso con la Silicon Valley Bank: non è fallita per un social media ma per carenze fondamentali su rischi di liquidità e vulnerabilità”.

“Dobbiamo stare attenti ai social ma anche focalizzarci molto sui fondamentali delle banche”, ha concluso l’esponente della Fed.

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