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Roma, 19 gen. (askanews) – Flavio Cobolli lascia Melbourne, battuto dall’australiano De Minaur 6-3, 6-3, 6-1, dopo una settimana speciale: “Ho giocato sei match, è stato un gran torneo – dice nel corso della conferenza stampa – ; oggi Alex è stato migliore di me, era più fresco e solido… semplicemente più forte. Mi sono divertito e anche se il punteggio è stato piuttosto netto, non c’è nulla che non sia andato bene. Non c’è rammarico, c’è solo grande fiducia per quello che verrà.”.

Il 63 63 61 conclusivo è un punteggio severo, a tratti il tennista romano ha giocato alla pari con l’idolo di casa: “In campo non mi sentivo più debole – spiega – , ma poter giocare i momenti chiave in un modo diverso, da Top 10, hanno fatto la differenza. Lui ora è più forte di me, meritavo forse qualche game in più ma sono felice del torneo fatto e in bocca al lupo ad Alex”.

La tranquillità, uno dei punti di forza del ‘nuovo’ Flavio: “Non ero teso, ho approcciato bene la partita ma forse la stanchezza mentale e fisica hanno giocato brutti scherzi. Ancora non sono abituato a settimane così lunghe e dure, sarà importante trovare una routine per conservare più energie possibili. Più partite giocherò a questo livello e meglio sarà per la mia carriera”.

Alla vigilia di questa partita aveva ammesso di non sentirsi ancora totalmente ‘calato’ nei panni del top player, ma con l’avventura australiana e il virtuale best ranking numero 76 è tempo di abituarsi in fretta al nuovo status: “Ora sono consapevole dei miei mezzi e sicuramente questa non sarà la classifica di fine anno – dice convinto – . Il prossimo step? Numero 75, poi 74, poi 73… giocando così la classifica non potrà che migliorare. Ora rientro a Roma, ricarico un po’ le batterie e farò una settimana di allenamento. Giocherò Montpellier, dovrei essere in tabellone quindi voglio approfittare di questa bella opportunità. Andremo poi in America, faremo sei o sette settimane sul cemento, solo tornei ATP, a parte il challenger di Phoenix. Il mio tennis si sta valorizzando piano piano e per migliorare devo giocare il più possibile sul cemento”.

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