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Roma, 26 ott. (askanews) – Israele ha attaccato diversi centri
militari nelle province iraniane di Teheran, Khuzestan e Ilam
provocando danni limitati, hanno riferito le forze di difesa
aerea iraniane mentre dal canto suo il portavoce militare dell’Idf ha annunciato che l’attacco “è concluso”. Si è trattata di una risposta mirata che secondo gli analisti mostra come Israele abbia dato ascolto agli avvertimenti Usa, che erano stati preavvertiti dagli israeleiani. Il ministro degli esteri italiano Tajani annunciando che nessun italiano è coinvolto si è detto certo che non ci saranno ulteriori risposte iraniane.
“Nonostante i precedenti avvertimenti da parte della leadership
della Repubblica Islamica dell’Iran al regime criminale e
illegale di Israele di astenersi da qualsiasi azione avventurosa,
questa mattina questo falso regime (…) ha effettuato un attacco
contro una serie di centri militari nel province di Teheran,
Khuzestan e Ilam”, si legge nella nota.
Si aggiunge che, sebbene i sistemi di difesa aerea abbiano
intercettato con successo l’attacco, “sono stati causati danni
limitati a un certo numero di strutture”.
Nelle prime ore di questo sabato, le Forze di Difesa Israeliane
(IDF) hanno lanciato attacchi di precisione contro obiettivi
militari in Iran in risposta ai bombardamenti iraniani.
L’IDF ha specificato che l’obiettivo principale dell’attacco
erano gli impianti di produzione missilistica che l’Iran ha
lanciato contro il territorio israeliano durante l’anno.
Il portavoce delle Forze di difesa
israeliane, il contrammiraglio Daniel Hagari, ha detto questa
mattina che gli obiettivi dell’attacco notturno israeliano
all’Iran sono stati raggiunti con successo e che l’operazione si
è conclusa.
“L’attacco di rappresaglia è stato completato e i suoi obiettivi
sono stati raggiunti”, ha affermato Hagari in una conferenza
stampa.
L’attacco dell’IDF ha preso di mira
i siti di produzione di missili iraniani e le batterie di difesa
aerea, in risposta agli attacchi diretti dell’Iran a Israele
all’inizio di questo mese e ad aprile, nonché ai continui
attacchi dei suoi delegati in tutto il Medio Oriente.
“Ora, Israele ha una maggiore libertà d’azione anche in Iran.
L’Iran ha colpito Israele due volte… e ne ha pagato il prezzo”,
ha affermato Hagari.
“Siamo concentrati sugli obiettivi della guerra a Gaza e in
Libano. È l’Iran che continua a spingere per un’ampia escalation
regionale”, ha insistito il pofrtavoce israeliano.
Hagari ha precisato che gli obiettivi colpiti in Iran durante la
notte sono stati selezionati tra una “vasta serie di obiettivi”.
“Sapremo come selezionare obiettivi aggiuntivi e colpirli se
necessario. Questo è un messaggio chiaro, chiunque minacci
Israele, pagherà un prezzo elevato”, ha concluso Hagari.
“Sono convinto che non ci saranno
reazioni da parte iraniana, anche il rischio di un’escalation
“c’è sempre”: lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani
a Rainews24, precisando che a suo avviso si tratterebbe di “un
rischio che si può scongiurare col lavoro della diplomazia e
l’impegno di tutti”.
“La reazione di oggi è stata all’attacco dell’Iran” contro
Israele “del 1 ottobre”, ha sottolineato il ministro. “Era già
prevista e prevedibile e avevamo avvisato tutti i nostri
connazionali di essere geolocalizzati attraverso Viaggiare
Sicuri”. Tajani ha aggiunto che ora è “il l momento di favorire
in qualsiasi modo il dialogo per arrivare al cessate il fuoco sia
in Libano sia a Gaza”. “L’Italia opera per raggiungere questo
obiettivo con grande determinazione e credibilità”, ha commentato.
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