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Roma, 9 nov. (askanews) – L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato una indagine su un sospetto cartello dei prezzi sulla vendita di bottiglie di vetro per il vino. Con un comunicato, l’Antitrust riferisce che l’istruttoria è stata decisa dopo “alcune segnalazioni, una delle quali pervenuta tramite la propria piattaforma di whistleblowing”.
Gli accertamenti coinvolgono dieci aziende – Berlin Packaging Italy, Bormioli Luigi, O-I Italy, Verallia Italia, Vetreria Cooperativa Piegarese, Vetreria Etrusca, Vetri Speciali, Vetropack Italia e Zignago Vetro – “per una presunta intesa restrittiva della concorrenza nella vendita delle bottiglie di vetro”, si legge.
Secondo l’Autorità, le società si sarebbero coordinate, almeno a partire dal 2022, nel richiedere ai propri clienti analoghi aumenti di prezzo delle bottiglie di vetro nello stesso arco temporale. Questo coordinamento potrebbe essere il risultato di un accordo, prosegue il comunicato, o di una pratica concordata per evitare il confronto concorrenziale tra i principali operatori del settore.
I funzionari dell’Autorità, con l’ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza, hanno svolto ispezioni nelle principali sedi delle società e di altri soggetti ritenuti in possesso di elementi utili all’istruttoria, tra cui Assovetro, l’Associazione nazionali degli industriali del vetro.
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