X
<
>

Share
1 minuto per la lettura

Roma, 6 giu. (askanews) – Il monologo sociale dell’ultima puntata de Le Iene andata in onda il 4 giugno è stato affidato al conduttore Anthony Peth, che ha affrontato il delicatissimo tema dell'”osteosarcoma”, raro tumore alle ossa, rivivendo la sua esperienza personale e portando un messaggio di speranza ma soprattutto supportando la lotta alla ricerca.

“Da piccolo il mondo sembrava una promessa di felicità, vivevo con leggerezza, le giornate sembravano non passare mai. Poi, all’improvviso, tutto cambia. Il tuo corpo cambia fino a non riconoscerti più: perdi tanti chili, tutti i capelli, e se prima correvi ora le tue gambe sono una carrozzina”. Queste le sue prime parole spezzate da una fortissima emozione: “So che è difficile immedesimarsi, come è difficile anche solo pronunciare la parola ‘osteosarcoma’ perché il cancro tiene a distanza, fa paura”.

Peth ha spiegato ancora che il cancro “è doloroso, ti consuma, ti uccide giorno dopo giorno, ma con me non c’è riuscito. Ci sono voluti anni di cure, e le cicatrici sono lì a ricordare il tempo che non ho vissuto, ma oggi posso vedere il mondo con altri occhi. Lo devo a chi si è preso cura di me, ai medici che mi hanno accudito, a chi ha deciso di aiutare la ricerca.
La lotta all’osteosarcoma, però, continua”.

Infine un appello per la ricerca: “Io questa sera sono qui e posso raccontarvi la mia storia finita bene, ma ci serve il vostro sforzo affinché altri bambini, domani, possano fare lo stesso: possano guarire”.

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE