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Roma, 8 set. (askanews) – E’ stata inaugurata lo scorso 20 luglio la mostra “Gladiatori nell’Arena. Tra Colosseo e Ludus Magnus” a cura di Alfonsina Russo, Federica Rinaldi, Barbara Nazzaro e Silvano Mattesini. Dopo l’importante attività di manutenzione straordinaria condotta all’interno del criptoportico di collegamento tra il Colosseo e la più grande delle palestre dei gladiatori, nota con il nome di Ludus Magnus, una proiezione olografica permanente realizzata da Katatexilux ha restituito valore storico e scientifico al corridoio interrotto da un collettore idrico ottocentesco, e ne ha valorizzato la funzione di percorso di arrivo da parte delle coppie di gladiatori destinate ad affrontarsi sul piano dell’Arena.
E nello stesso spazio solcato dalle coppie di gladiatori è dedicata una esposizione temporanea che esibisce le armature dei contendenti ricostruite filologicamente a partire dall’iconografia riportata sui reperti antichi, quali lucerne, statuine fittili, oggetti miniaturistici in ambra, fino ad arrivare alle incisioni degli spettatori sui gradini della cavea dell’Anfiteatro e ai rilievi funerari.
A questo “mondo” che a distanza di duemila anni non ha perso il suo fascino e attorno al quale, venuto meno il significato di giochi legati alle celebrazioni funebri, ruotava una vera e propria industria dell’intrattenimento, offerta dall’imperatore a Roma come propaganda politica, il Parco archeologico del Colosseo intende destinare un ciclo di conferenze presso la Curia Iulia, a cura di Alfonsina Russo e Federica Rinaldi, con l’obiettivo di offrire al pubblico un’opportunità unica di immergersi nella vita dei gladiatori, spaziando dai luoghi di addestramento, alle fonti antiche, alle immagini, senza trascurare gli aspetti giuridici e l’influenza esercitata sulle arti performative contemporanee.
Il ciclo si compone di 8 incontri e sostituisce, con una formula innovativa, il catalogo della mostra, ponendosi l’obiettivo di sviluppare con il supporto di studiosi ed esperti temi quali
L’Architettura della macchina dello spettacolo
1. Studi recenti sul Ludus Magnus
2. Gli anfiteatri romani dotati di sotterranei e apparecchiature di spettacolo
3. Anfiteatri senza gladiatori
Fonti antiche e normative sui gladiatori
1. La condizione giuridica dei gladiatori
2. I gladiatori nelle fonti antiche
Immagini nel repertorio antico e moderno
1. Immagini dei gladiatori
2. Il Gladiatore nell’immaginario moderno e contemporaneo
Il mondo della gladiatura al femminile
1. Le donne e l’arena
Il ciclo di conferenze avrà inizio a partire dal mese di settembre, terminerà nel mese di dicembre 2023 e confluirà nel 2024 in una pubblicazione nell’ambito del quarto numero della collana Quaderni del PArCo (edizione Gangemi).
I primi due appuntamenti sono dedicati a fare luce sulla “macchina dello spettacolo”, con un approfondimento sugli anfiteatri romani dotati di apparecchiature destinate ai combattimenti e un approfondimento sulla principale delle palestre di allenamento dei gladiatori, il Ludus Magnus a Roma. Ne parleranno Heinz-Jürgen Beste, membro scientifico dell’Istituto Archeologico Germanico di Roma, esperto di edifici da spettacolo (14 settembre) e Simonetta Serra, funzionario archeologo della Sovrintendenza Capitolina di Roma, responsabile dell’area del Ludus Magnus (26 settembre).
Si proseguirà in ottobre (10 ottobre e 24 ottobre) con gli aspetti giuridici della gladiatura, analizzati da Claudio Togna, notaio e membro del Consiglio di Amministrazione del PArCo, e con la gladiatura nelle fonti antiche, raccontata da Silvia Orlandi, professore associato di Epigrafia Latina presso la Facoltà di Lettere e Filosofia della Sapienza Università di Roma.
Nel mese di novembre (7 novembre e 21 novembre) sarà invece la volta delle immagini dei gladiatori, sia nella percezione moderna e contemporanea con Steve della Casa, critico cinematografico e direttore artistico italiano, sia nel modo antico tra decorazione e commemorazione, con Massimiliano Papini, professore di Archeologia e Storia dell’arte greca e romana presso il Dipartimento di Scienze dell’Antichità della Facoltà di Lettere e Filosofia della Sapienza Università di Roma, autore di studi e monografie sull’argomento.
Si chiude nel mese di dicembre (5 dicembre e 7 dicembre) con due diverse proposte: gli anfiteatri “senza gladiatori”, tema che sarà affrontato da Cinzia Vismara, titolare dell’insegnamento di Archeologia e Storia dell’Arte greca e romana presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Cassino fino al 2014 e massima esperta di studi sugli edifici da spettacolo in particolare nelle province occidentali romane; “le donne e l’arena”, tema che Gian Luca Gregori, professore ordinario di Epigrafia Latina e Antichità Romane nel Dipartimento di Scienze dell’Antichità di Sapienza Università di Roma affronterà sia dal punto di vista del mondo della gladiatura al femminile sia più in generale dal punto di vista della passione per i gladiatori da parte dell’universo femminile.
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