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Milano, 12 mar. (askanews) – “Abbiamo concluso il 2023 con i risultati migliori di sempre e un utile netto in aumento del 64% rispetto al 2022”, a 659 milioni di euro. Lo ha detto Renato Mazzoncini, amministratore delegato di A2A, presentando i risultati del gruppo. “Abbiamo proposto un dividendo di 0,0958 euro per azione, pari a 300 milioni di euro, con una crescita del 6%. Sono traguardi importanti che è stato possibile raggiungere grazie al lavoro e alla dedizione di tutte le nostre persone. Siamo pronti a proseguire con lo stesso impegno per contribuire a dotare il Paese di infrastrutture strategiche per la transizione ecologica”, ha aggiunto.

Nel dettaglio A2A archivia il 2023 con ricavi in calo a 14,7 miliardi di euro, con un -36% in un anno condizionato dall’andamento dei prezzi delle commodity. L’utile netto si attesta a 659 milioni di euro, con un balzo del 64% rispetto al 2022. Al netto delle partite straordinarie, l’utile netto ordinario è di 635 milioni di euro, +67% in un anno.

Nel 2023 i costi operativi di A2A si sono attestati a 11,972 miliardi di euro, con un taglio del 43% rispetto all’anno precedente che segue l’andamento dei ricavi: anche sul fronte dei costi, spiega il gruppo, “la contrazione è legata al trend in calo dei prezzi che ha caratterizzato il mercato delle commodities del 2023 rispetto ad un trend fortemente rialzista dell’anno precedente”. Il margine operativo lordo si è attestato a 1,971 miliardi di euro, in crescita del 32%, +473 milioni rispetto all’esercizio precedente (1,498 miliardi di euro).

Nel 2023 gli investimenti sono stati pari a 1,376 miliardi di euro (+11%, rispetto all’anno precedente) e hanno riguardato per oltre il 60% interventi di sviluppo finalizzati al miglioramento della qualità e al potenziamento delle reti di distribuzione.

In operazioni di M&A spesi 38 milioni di euro, principalmente relative all’acquisizione di veicoli societari per lo sviluppo di nuovi parchi fotovoltaici in Friuli Venezia Giulia e in Veneto. Nel 2023, ha quindi chiosato Mazzoncini, “abbiamo accelerato sugli investimenti per il miglioramento e il potenziamento delle reti elettriche di distribuzione, la crescita della produzione rinnovabile, in particolare da eolico e fotovoltaico, la flessibilità degli impianti di generazione e il recupero di materia ed energia”.

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