2 minuti per la lettura
Roma, 10 set. (askanews) – L’Intelligenza artificiale applicata al settore militare deve essere permanentemente sotto il controllo umano e non deve essere impiegata per una proliferazione di armi di distruzione di massa. Queste sono le indicazioni arrivate dal vertice Responsible AI in the Military Domain” (REAIM), un incontro multilaterale ospitato dalla Corea del Sud per discutere la governance dell’uso dell’IA nel contesto militare.
“Nello sviluppo, dispiegamento e utilizzo dell’IA nel dominio militare è necessario mantenere un adeguato coinvolgimento umano, incluse misure che riguardano il giudizio e il controllo umano sull’uso della forza”, si legge nella “Blueprint for Action” rilasciata dal ministero degli esteri.
La dichiarazione sottolinea la necessità di impedire che le tecnologie IA contribuiscano alla proliferazione di armi di distruzione di massa e ribadisce che tali tecnologie devono supportare e non ostacolare gli sforzi di disarmo, controllo degli armamenti e non proliferazione.
La conferenza REAIM di quest’anno ha riunito circa 2mila funzionari governativi ed esperti privati di 90 paesi per esplorare i benefici e i rischi potenziali dell’uso dell’Ia in campo militare. La Russia, impegnata nella guerra con l’Ucraina, non è stata invitata.
Tra i partecipanti, 61 paesi hanno approvato la dichiarazione. Si prevede che altri paesi, tra cui la Cina, potrebbero aggiungersi alla lista, come riportato da una fonte diplomatica.
Sono sempre più crescenti i timori legati all’uso improprio dell’Ia, come la possibilità che favorisca una corsa agli armamenti.
La dichiarazione ha sottolineato che gli esseri umani rimangono responsabili per l’uso e gli effetti delle applicazioni IA in ambito militare, ribadendo l’importanza del coinvolgimento umano in tutte le decisioni sovrane riguardanti l’uso delle armi nucleari.
È stato inoltre richiesto di stabilire adeguate misure di sicurezza per garantire che le applicazioni Ia siano affidabili e riducano il rischio di malfunzionamenti o conseguenze indesiderate, come errori derivanti da dati o algoritmi.
Tra le applicazioni di maggiore impatto nel settore militare sono state citate le armi abilitate dall’Ia e i sistemi di supporto decisionale per operazioni di combattimento o cyber.
Durante la cerimonia di chiusura, il ministro degli Esteri sudcoreano Cho Tae-yul ha invitato a mettere in pratica questi principi, sottolineando che saranno la volontà e le scelte delle persone a determinare il futuro. “Questo è solo l’inizio. Dobbiamo sviluppare ulteriormente il piano e lavorare per implementare misure al passo con i progressi tecnologici”, ha dichiarato Cho nel suo discorso conclusivo.
La conferenza REAIM di quest’anno è stata co-organizzata da Paesi Bassi, Singapore, Kenya e Regno Unito. La sessione inaugurale si è svolta a L’Aia a febbraio dello scorso anno.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA