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Questa mattina si sono formate lunghe code di lavoratori davanti agli ingressi dell’ex Ilva di Taranto. Davanti ai tornelli, alcune criticità per i controlli del green pass, obbligatorio nei luoghi di lavoro a partire da oggi. Ci sono due varchi separati per i possessori di Green pass e per chi si reca al lavoro munito di certificato temporaneo, ma proprio l’attività di controllo dei certificati sta creando ritardi nell’avvio dell’attività lavorativa.
Ci sono stati inoltre problemi per l’ingresso dei lavoratori delle ditte terze che hanno trovato al loro arrivo il badge disabilitato per un errore di comunicazione. Per i vaccinati il Green pass dovrebbe infatti essere associato al tesserino personale. Non mancano i disagi e i sindacati hanno espresso il proprio disappunto contestando la decisione di riservare solo due varchi per i controlli.
“Le file si sono formate attorno alle 6 e questo significa che ci sarà un ritardo di due ore” ha detto LaPresse il segretario aggiunto della Fim Cisl Taranto-Brindisi, Biagio Prisciano. “E’ un peccato che si siano verificati disagi perché si tratta di lavoratori, la maggior parte dei quali, è senza stipendi da tre mesi”, aggiunge.
“Nel settore dell’indotto, stando agli ultimi dati che si riferiscono a ieri sera, sono circa 1.600 i lavoratori privi del Green Pass su un totale che oscilla tra le 4 e le 5mila unità”, ha concluso. Intanto, su disposizione del prefetto di Taranto, Demetrio Martino, le forze di polizia stanno attuando uno specifico dispositivo di vigilanza e controllo sia nell’area industriale che in quella portuale in considerazione dell’entrata in vigore dell’obbligo di green pass sui luoghi di lavoro. Lo ha disposto il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è riunito ieri. La Prefettura afferma che “sarà riservata specifica attenzione per prevenire eventuali, possibili occasioni di intemperanze o disordini”.
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