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Ex Ilva: accordo storico sul lavoro agile tra Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria e le organizzazioni sindacali. Sono 2.200 i lavoratori coinvolti.


Raggiunto un accordo storico tra Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria e le organizzazioni sindacali, definendo le basi per l’introduzione del lavoro agile. Circa 2.200 i lavoratori coinvolti. L’intesa è stata annunciata dalla Fim Cisl dopo l’incontro tenutosi ieri, 9 dicembre 2024, presso il Centro Congressi Cavour a Roma. Si è discusso anche dell’andamento della cassa integrazione straordinaria (Cigs).

EX ILVA, ACCORDO SUL LAVORO AGILE: 2.200 LAVORATORI COINVOLTI

L’intesa, frutto di mesi di confronto, prevede un periodo sperimentale di un anno, con un minimo garantito di 51 giorni annui di lavoro agile per ciascun lavoratore interessato. Questo strumento, come sottolineato dai rappresentanti della Fim Cisl, potrebbe rivelarsi particolarmente utile nei periodi di emergenza in cui si ricorre alla cassa integrazione, contribuendo a ridurre l’impatto sociale ed economico per i dipendenti.

Secondo i dati forniti dalla Fim Cisl, il lavoro agile interesserà inizialmente circa 1.700 unità operative, tra dirigenti e quadri, a cui si aggiungono ulteriori 500 lavoratori impiegati in staff, acquisti e legali.

«Si tratta di un passo avanti importante nelle relazioni sindacali all’interno di Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria», hanno dichiarato Valerio D’Alò, segretario nazionale Fim Cisl, e Biagio Prisciano, segretario generale aggiunto Fim Cisl Taranto-Brindisi.

CONTESTO E PROSPETTIVE FUTURE

La misura del lavoro agile arriva in un momento cruciale per l’azienda, in cui si registrano segnali di ripresa produttiva e si intravedono spiragli per il futuro del sito industriale. Attualmente, la produzione si attesta su circa 1,7 milioni di tonnellate di acciaio, mentre il numero di lavoratori in cassa integrazione ha mostrato una fluttuazione negli ultimi mesi: dai 2.604 di settembre, ai 2.738 di ottobre, fino ai 2.534 di novembre.

L’accordo, inoltre, rappresenta un elemento strategico in vista della gara per l’assegnazione definitiva del complesso industriale, che sarà un passaggio determinante per definire gli assetti futuri dell’azienda.

La firma dell’accordo conferma l’impegno della Fim Cisl nel promuovere soluzioni che tengano conto delle esigenze dei lavoratori e dell’azienda. Il percorso intrapreso, pur essendo sperimentale, segna un cambiamento di paradigma nelle relazioni industriali. Con l’introduzione del lavoro agile, si apre una nuova fase per Acciaierie d’Italia e per i suoi dipendenti, nella speranza di un rilancio che sappia coniugare efficienza produttiva e tutela sociale.

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