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13enne aggredita a Laterza da una coetanea tra ceffoni, calci e spintoni. Mentre la vittima subiva l’attacco, i presenti, invece di intervenire, hanno ripreso la scena con i cellulari.


Laterza (Taranto) – Una violenza inaudita consumatasi in pieno giorno per strada, davanti agli occhi indifferenti di decine di adolescenti. È accaduto a Laterza, nel Tarantino, dove una ragazzina di 13 anni è stata aggredita da una coetanea tra ceffoni, calci e spintoni, in un episodio che ha scosso l’intera comunità. A rendere ancora più inquietante la vicenda, l’atteggiamento degli spettatori: mentre la vittima subiva l’attacco, i presenti, invece di intervenire, hanno ripreso la scena con i cellulari.

13ENNE AGGREDITA A LATERZA: LA DINAMICA DEI FATTI

L’episodio si è verificato nelle vie centrali della cittadina, tra via Mazzini, via Enrico Toti e via Monte Sabotino. L’aggressione, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe nata da una discussione degenerata, legata a messaggi cancellati in una chat. La situazione è stata fermata solo dopo diversi minuti, grazie all’intervento di alcuni passanti e commercianti della zona. Nel frattempo, i video dell’accaduto sono diventati virali, diffondendosi rapidamente sui social e nelle chat, amplificando l’eco di un gesto già gravissimo. I carabinieri hanno avviato un’indagine per chiarire le responsabilità e approfondire quanto accaduto, inclusa la condotta dei presenti.

IL VIDEOMESSAGGIO DEL SINDACO

In un videomessaggio diffuso su Facebook, il sindaco di Laterza, Franco Frigiola, ha espresso con fermezza la propria condanna per quanto accaduto. “La violenza non è mai giustificabile. Nessuna ragione, neanche una discussione, deve sfociare in un atteggiamento di violenza fisica,” ha dichiarato. Frigiola ha posto l’accento sull’importanza di educare i giovani al rispetto reciproco e alla risoluzione pacifica dei conflitti.

«Gli amici e quanti erano presenti durante l’aggressione – ha aggiunto il primo cittadino – hanno scelto di non intervenire. Anzi, hanno alimentato la violenza filmando e ridendo, assumendo un comportamento profondamente sbagliato e da non emulare». Parole dure, che chiamano alla responsabilità l’intera comunità. «La Laterza che gira sui social da ieri non ci rappresenta», ha concluso.

UNA COMUNITÀ CHIAMATA A RIFLETTERE

L’episodio, definito dal sindaco “intollerabile”, evidenzia un problema più profondo che non si limita al gesto di violenza fisica. Il disinteresse, o peggio, la complicità passiva di chi ha assistito e ripreso l’aggressione, mette in luce una pericolosa tendenza: la spettacolarizzazione della violenza. Un fenomeno che interroga non solo i giovani, ma anche gli adulti e le istituzioni. L’obiettivo è quello di sensibilizzare le famiglie, le scuole e i cittadini sull’importanza di intervenire di fronte a simili episodi e sull’urgenza di promuovere valori di solidarietà e rispetto.

13ENNE AGGREDITA A LATERZA: UN CAMPANELLO D’ALLARME SOCIALE

L’aggressione di Laterza (Taranto) non è un caso isolato, ma il segnale di una crisi educativa e sociale che richiede risposte immediate. Il comportamento dei giovani spettatori suggerisce la necessità di una maggiore attenzione alla cultura digitale e all’empatia, per contrastare l’indifferenza e la ricerca di consenso online a scapito della dignità umana. La sfida, ora, è evitare che questi episodi si ripetano e restituire alla comunità la consapevolezza del valore della coesione sociale.

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