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Ieri mattina, la città di Taranto si è svegliata sotto una coltre di fumo nero causata da un vasto incendio divampato in un deposito di addobbi natalizi nella zona industriale di Bellavista.
TARANTO – Ieri mattina, 12 ottobre 2024, la città di Taranto si è svegliata sotto una coltre di fumo nero causata da un vasto incendio divampato in un capannone nella zona industriale di Bellavista, che ospitava un deposito di addobbi natalizi. Le fiamme, che hanno rapidamente avvolto l’intera struttura, hanno generato un’enorme colonna di fumo visibile a chilometri di distanza, scatenando allarme e apprensione tra i cittadini.
L’incendio è stato segnalato poco dopo l’alba e ha richiesto l’intervento tempestivo dei vigili del fuoco, accorsi con numerosi mezzi per contenere il rogo. Le operazioni di spegnimento sono state particolarmente complesse a causa della natura dei materiali coinvolti: decorazioni natalizie, spesso composte da plastica, carta e altre sostanze infiammabili. Il rischio di propagazione delle fiamme era alto, ma l’azione coordinata delle squadre di soccorso ha circoscritto il rogo in poche ore. Nonostante la gravità dell’incidente, non si registrano feriti o vittime, ma i danni alla struttura sembrano ingenti.
INCENDIO IN UN DEPOSITO DI ADDOBBI NATALIZI: NUBE NERA SU TARANTO
Il fenomeno più preoccupante per la cittadinanza è stata la densa nube di fumo nero che si è levata dall’incendio, oscurando parzialmente il cielo sopra la città. La nube ha rapidamente guadagnato visibilità sui social network, dove foto e video dell’evento hanno iniziato a circolare in modo virale. Le immagini, impressionanti per l’impatto visivo, hanno aumentato la percezione del pericolo tra i residenti.
Le segnalazioni ai numeri di emergenza sono state numerosissime, con cittadini spaventati dalla possibilità di respirare fumi tossici. La zona più interessata è quella di San Vito, verso la quale il vento ha spinto il pennacchio di fumo. Le autorità, tuttavia, si sono mosse con prontezza: il Comune di Taranto ha immediatamente attivato il Centro Operativo Comunale (Coc) per gestire l’emergenza.
PRECAUZIONI E RASSICURAZIONI DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
In una nota diffusa nel corso della mattinata, l’amministrazione comunale ha cercato di rassicurare la popolazione, fornendo allo stesso tempo alcune indicazioni per evitare rischi alla salute. “Si invita la cittadinanza a non allarmarsi, ma a prendere le seguenti precauzioni: evitare di esporsi inutilmente ai fumi, tenere chiuse porte e finestre e spegnere qualsiasi sistema di ventilazione forzata fino a nuova comunicazione”, si legge nella nota.
L’Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale), allertata sin dai primi momenti, ha avviato i dovuti controlli per monitorare la qualità dell’aria e verificare la presenza di sostanze nocive disperse nell’atmosfera. “L’Arpa sta effettuando controlli sulla qualità dell’aria per monitorare eventuali rischi per la salute pubblica”, ha confermato il Comune, invitando la cittadinanza a mantenere la calma. I risultati preliminari delle analisi sono attesi nelle prossime ore, mentre le forze dell’ordine e i vigili del fuoco rimangono sul posto per vigilare e completare le operazioni di messa in sicurezza.
LE CAUSE DELL’INCENDIO: INDAGINI IN CORSO
Le autorità hanno immediatamente avviato indagini per chiarire le cause dell’incendio, senza escludere alcuna ipotesi, dal corto circuito all’errore umano o, in ultima analisi, alla possibilità di un atto doloso. I tecnici dei vigili del fuoco stanno analizzando i resti del capannone alla ricerca di indizi utili a determinare l’origine delle fiamme. Mentre l’incendio sembra ormai sotto controllo, l’attenzione si concentra sui dati che arriveranno nelle prossime ore da parte dell’Arpa, che dovranno confermare o smentire l’eventuale presenza di sostanze pericolose nell’aria.
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