Gianvito Misuraca (foto www.sscalciobari.it)
3 minuti per la letturaBARI – È alla sua seconda presenza in campo, la prima davanti ai microfoni in sala stampa. Stiamo parlando di Gianvito Misuraca, centrocampista nativo di Palermo, classe 1990, arrivato a Bari dal Pordenone.
Come è nato il trasferimento dal Pordenone?
«Dopo la sosta avevo deciso di lasciare. Ultimo giorno si è riaperta possibilità e negli ultimi minuti si sia sviluppata trattativa».
In che ruolo, in che posizione si colloca?
«Mi trovo meglio a fare la mezzala. L’anno scorso ho giocato anche davanti alla difesa e centrocampo a due. Ma ormai da tempo preferisco fare mezzala».
Come procede la fase di ambientamento qui a Bari?
«È stato semplice. Ho trovato gruppo sano. Conoscevo già molti ragazzi con cui sono contento di condividere esperienza».
Cosa è successo negli ultimi anni?
«A Pordenone sono stati bellissimi anni. Ho avuto problemi. Ero pronto al rientro a dicembre. Non è detto che arrivando dalla B si faccia il titolare in C. Soprattutto nel Bari. Sono arrivato qui mettendomi a disposizione. So di giocarmi il posto con gente forte. Devo trovare la condizione dopo l’infortunio».
La sua storia? Lo Scudetto Primavera a Palermo nel 2009?
«Ci sono tante aspettative. Non mi piace parlare di rimpianti. Potevo fare di più. Quel 2009 lo ricordo benissimo, c’era anche Mazzotta. Stavo percorrendo una strada ad alti livelli. Poi… Ora ho scelto Bari per rimettermi in gioco. L’ho vissuto come un sogno poter arrivare qui a Bari. Di quella squadra (Palermo Primavera) in pochi sono emersi. Un po’ per demeriti nostri, un po’ per demeriti generali».
L’analisi della vittoria con la Turris?
«Potevamo sfruttare meglio superiorità numerica e chiudere la gara. È un punto dove dobbiamo migliorare. Non si può rischiare fino alla fine. A volte essere sporchi e meno belli è utile, importante è portare punti».
Cosa può dare Misuraca al Bari?
«C’è gente esperta che sa bene cosa deve fare. Sono qui per dare il massimo, offrendo un’alternativa in più».
Verso Campobasso.
«Ci stiamo preparando come ogni sfida. Non possiamo mancare nella preparazione. Dobbiamo essere pronti. Bisogna pareggiare in cattiveria e agonismo e puntare poi sulla qualità».
Bari a caccia di certezze dopo le scorie della sconfitta interna con il Messina.
«Sì dà quasi per scontato che il Bari debba fare sempre risultato. Credo che dobbiamo guardare a noi stessi. Partire dalle nostre certezze. Dobbiamo guardare solo a noi stessi. È normale che arriva un momento in cui l’obiettivo sembra vicino e scontato, ma non è così».
Il Bari appare più libero mentalmente fuori casa. Il Bari, però, si gioca una parte importante una fetta di campionato in casa.
«Al di là del girone, la C è difficile in tutti i gironi. Non vedo l’ora di trovare stadio strapieno. Ci sono momenti cruciali e remare tutti dalla stessa parte può essere un’arma in più. Per portare punti decisivi».
Questo il Misuraca-pensiero. Ora tutti concentrati sul Campobasso, capace di battere solo pochi giorni fa il Monopoli.
L’ALLENAMENTO – Dopo la ripresa di mercoledì il gruppo biancorosso prosegue nella marcia di avvicinamento alla sfida contro il Campobasso guidato da mister Cudini, 28esima giornata del Girone C della Serie C, in programma domani, alle ore 17:30, sul terreno del San Nicola. Ieri, dopo un prologo in sala video la squadra ha lavorato sul terreno dell’Antistadio cominciando da un’intensa attivazione muscolare per poi passare a torelli e circuiti tecnici concludendo la seduta con esercitazioni dedicate alle conclusioni a rete. Per oggi è prevista la seduta di rifinitura pre gara, quindi il gruppo squadra raggiungerà la sede del ritiro pre gara.
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