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Sangiovanni

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Bello, simpatico, giovane e tormentato. Sangiovanni ha già conquistato il pubblico di tutte le età con la sua partecipazione ad Amici. E continuerà a farlo anche al Festival di Sanremo e con un nuovo album in uscita.

Ieri pomeriggio, a poche ore dalla sua prima esibizione sul palco dell’Ariston, il primo della seconda serata ad uscire, ha incontrato la stampa. E si è raccontato, con la spontaneità che lo contraddistingue ma anche con la fragilità di un ragazzo di 18 anni, finito in un vortice meraviglioso da un anno a questa parte.

“Farfalle” è il brano con cui gareggia al Festival. «Nasce in un momento in cui ero vittima di tanti dispiaceri» racconta Sangiovanni.
«E sul palco sarà il modo per buttare tutto quello che di tossico ho accumulato in questo tempo, prendermi la mia boccata d’aria cantando questa canzone».

Con “tossico” si riferisce al fatto che «a 18 anni cambiare vita non è semplice, sopportare tutti i giudizi. Mi sento tanti pesi addosso – ammette – e voglio scrollarmeli un po’ di dosso».

La consapevolezza di Sangiovanni, nonostante la sua giovane età, lascia piacevolmente sorpresi. «Quando fai musica e non hai pensieri lo fai per stare bene. Quando poi diventa un business chiaramente ci sono tante dinamiche che si aggiungono. So benissimo che fa parte del mestiere, perciò cerco in qualche modo di controllarlo e di gestirlo al meglio. Ovviamente esistono dei momenti no, siamo umani prima che artisti. Ma la musica, quando la vivo per comunicare questa voglia che ho di liberarmi, mi aiuta tantissimo».

Vivere la sua esperienza Sanremese appieno, godersi il momento, è il consiglio che tutte le persone a lui vicine gli hanno dato. A partire da Giulia, la sua fidanzata conosciuta proprio nella scuola di Amici di Maria De Filippi, fino a Madame, artista nonché sua cara amica, che proprio lo scorso anno è stata una delle rivelazioni del Festival di Sanremo.

A svelare questo lato più intimo e fragile di Sangiovanni però, arriva anche il suo album “Cadere Volare”, la cui uscita è prevista per l’8 aprile. «Volevo riservare al mio disco le cose più belle, tutti lati di me che volevo fossero tutti insieme, in un unico lavoro. Ci saranno tante cose di me che in realtà ho già fatto vedere ma che forse sono state un po’ coperte dalle grandi hit e sono passate più inosservate» dice.

Questo è dunque un progetto discografico che racconta di quei momenti in cui ci si sente condannati alla pesantezza. Per poi volare, il giusto modo per ritrovarsi in un altro spazio, cambiando approccio, guardano il mondo da un’altra ottica.

«In questo disco ci saranno tantissimi pezzi che parleranno di un me più introspettivo – spiega – . C’è anche un gran lavoro di produzioni. E poi un pezzo piano e voce, super intimo, forse il pezzo più bello che abbia mai scritto io. Sono sicuro che questo disco potrà piacere se non verrà investito dal pregiudizio per ciò che posso sembrare, o per il percorso che ho fatto precedentemente».

“Cadere Volare” è il primo album di Sangiovanni, che lo scorso anno ha esordito con un ep. “Farfalle”, brano sanremese, è il primo singolo estratto. Con questa canzone Sangiovanni racconta la libertà nei rapporti quotidiani, circondato da persone che siano ossigeno e che lascino respirare. E lo fa attraverso una fotografia narrativa semplice che rileva l’originalità della sua scrittura di autore, mai banale.

“Sei una boccata d’aria” è la metafora che esprime un forte desiderio di normalità, di libertà nel vivere le emozioni grazie a relazioni sane e non tossiche

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