3 minuti per la lettura
Sono 93.410 in Puglia gli over 50 non vaccinati contro il Covid, in base all’ultimo report del ministero, la fascia con meno immunizzati è quella tra 50-59 anni, sono 57.240 i pugliesi che non hanno ancora ricevuto nemmeno la prima dose. Nella fascia 60-69 anni i non vaccinati sono 16.139; tra 70 e 79 anni sono 11.323; tra gli over 80 sono 8.708. Quindi, escludendo over 70 che si presume siano in pensione, da oggi l’obbligo di esibire il super green pass sul posto di lavoro dovrebbe riguardare circa 70mila persone, anche se probabilmente non tutti saranno attualmente occupati.
Il conto alla rovescia è comunque concluso: da questa mattina, infatti, è obbligatorio essere in possesso del certificato verde rafforzato per poter entrare in ufficio, in fabbrica o in qualunque altro posto di lavoro. Non basta più, in altre parole, il green pass base che si può ottenere con l’esito negativo di un tampone con validità di 48 ore per il test rapido e di 72 con il molecolare.
Bisognerà dunque essere guariti dal Covid o aver ricevuto almeno due dosi di vaccino, per chi non ha già fatto il richiamo. I controlli spettano al datore di lavoro: chi è sprovvisto di certificazione verde rafforzata verrà considerato assente ingiustificato e sarà sospeso senza stipendio. Resta salvo il diritto alla conservazione del posto di lavoro. Così almeno fino al 15 giugno, senza limiti numerici legati al numero di dipendenti.
Nello specifico, la sospensione non scatta subito ma dopo 5 giorni di assenza ingiustificata e può durare per tutta la durata del contratto di lavoro stipulato per la sostituzione, comunque, per un periodo non superiore a 10 giorni lavorativi, rinnovabili fino al termine del 15 giugno. E’ prevista una multa da 600 a 1.500 euro, oltre alle sanzioni disciplinari. I sanzionati hanno 10 giorni di tempo dalla ricezione per comunicare all’azienda «l’eventuale certificazione relativa al differimento o all’esenzione dall’obbligo vaccinale, ovvero altra ragione di assoluta e oggettiva impossibilità».
I lavoratori over 50 in possesso dell’esenzione alla vaccinazione non dovranno essere sospesi, ma il datore di lavoro dovrà assegnare loro delle mansioni diverse, anche in smart working. Da ricordare che sono esentati per ragioni sanitarie dall’obbligo vaccinale coloro che possono dimostrarlo attraverso attestazioni del medico vaccinatore o del medico di medicina generale che certifichino l’effettivo pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate. Esentato temporaneamente anche chi è guarito dal Covid da meno di 120 giorni e deve quindi aspettare 4 mesi prima di un’ulteriore dose. Per chi ha meno di 50 anni resta sufficiente il green pass base con tampone negativo.
«Da domani senza greenpass gli over50 non potranno andare al lavoro. Una norma di buon senso, una risposta ai 4 gatti novax che ancora non si rassegnano e creano confusione nelle città. Avanti con il rispetto delle regole», ha scritto ieri in un tweet il senatore pugliese del Pd, Dario Stefàno, presidente della commissione Affari europei. Anche se il Tribunale amministrativo la pensa diversamente: ieri sono stati emessi altri due decreti dal Tar del Lazio che confermano la tesi secondo la quale, anche senza green pass, debba essere comunque pagato lo stipendio.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA