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Il governatore Michele Emiliano

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Dopo le proteste di esponenti del centrosinistra e i “mal di pancia” esternati dal Movimento5Stelle attraverso le poche ma chiare parole dell’assessora al Welfare, Rosa Barone, il governatore Michele Emiliano prova a correggere il tiro su Matteo Salvini.

Il suo «elogio» al leader della Lega ha fatto infuriare trasversalmente Italia Viva, M5S e Italia Viva, ma Emiliano giura di essere stato frainteso. E anche ieri ha gettato acqua sul fuoco: «Salvini – ha spiegato su Skytg24 – non è all’opposizione, è in maggioranza e bisogna che il Pd rivendichi, nel limite del possibile, i cambiamenti forti che la Lega ha dovuto fare.

La Lega si è dovuta «ingoiare» l’euro, Draghi che era il suo nemico numero uno quando era presidente della BCE, si è dovuta ingoiare una nuova visione dell’economia, si è dovuta ingoiare l’importanza dell’Unione europea nel Pnrr, ha fatto degli sforzi enormi è ha dovuto «licenziare» un suo importante sottosegretario. Io la Lega ce l’ho all’opposizione in Puglia, sia chiaro non ho non ho nessun contatto con la Lega nel mio governo – ha evidenziato – ed è singolare che singoli esponenti del Pd, credo solo per fare un p’ di polemica con me» si risentano di questo e «poi sono seduti accanto in Parlamento e votano insieme le leggi».

Insomma, per Emiliano le dichiarazioni rilasciate durante l’evento “La Piazza” a Ceglie Messapica, domenica scorsa, tutto erano tranne che un elogio a Salvini. Anzi, il contrario, ma persino gli alleati del M5S non hanno digerito la sua uscita: tra Emiliano e Rosa Barone per ora è sceso il gelo, i due non si sono ancora confrontati dopo la bacchettata dell’assessora pentastellata.

«Noi – ha aggiunto – siamo al governo con la Lega, bisogna dirlo agli italiani, e la Lega, che qualche volta fa finta di essere il partito che era qualche mese fa, sta al governo con noi. Quindi chi vota Lega deve sapere che la Lega è alleato del Pd in questo momento, dal punto di vista politico».

In «soccorso» di Emiliano ieri è arrivato anche il sindaco di Bari, Antonio Decaro: «Non credo – ha detto – volesse fare particolari complimenti a Salvini. Ho capito che apprezzava il fatto che alcune posizioni di Salvini rispetto all’euro e rispetto all’Europa, per fortuna, fossero cambiate grazie alla presenza del presidente Draghi».

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Francesco Ridolfi

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