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 Due ultrà del Lecce, appartenenti secondo la questura di Napoli alle frange più violente della tifoseria salentina, sono stati arrestati per i disordini che si sono verificati a Napoli dopo la partita giocata mercoledì sera allo stadio “’Diego Armando Maradona”.

Secondo la ricostruzione degli investigatori, al termine di Napoli-Lecce un gruppo di tifosi giallorossi, durante le fasi di deflusso dall’impianto sportivo, ha tentato di riversarsi in massa sul ballatoio del settore Ospiti ed ha cercato di sfondare il cordone di polizia posto a chiusura delle scale per garantire l’ordinato deflusso degli spettatori.

Prima sputi e spintoni  contro i poliziotti, poi calci, pugni e alcune cinghiate che hanno provocato contusioni ad un agente.

Le Digos delle Questure di Napoli e Lecce con quello del Commissariato San Paolo hanno individuato i presunti responsabili dei disordini e delle violenze grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza dello stadio.

I due ultrà leccesi sono stati arrestati per resistenza, violenza e lesioni a Pubblico Ufficiale, e uno anche per uso di materiale pericoloso. Ora sono stati trasferiti nel carcere di Borgo San Nicola a Lecce.

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