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Il tribunale di Lecce

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Migrante morto la procura di Lecce ha chiesto la condanna a 13 anni per il presunto intermediario che reclutava i migranti per lavorare nei campi

LECCE – Una condanna a tredici anni e mezzo di reclusione è la richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica di Lecce nei confronti di Mohamed Elsalih, 42 anni, del Sudan, ritenuto essere l’intermediario che, secondo la tesi d’accusa, si occupava di reclutare migranti da sfruttare nelle campagne del Salento per la raccolta degli ortaggi e della frutta.

Il processo scaturisce dalla morte, nel luglio 2015, di Mohammed Abdullah, 47 anni, deceduto mentre raccoglieva pomodori in un grande campo alla periferia di Nardò centro agricolo in provincia di Lecce. Ad avanzare la richiesta di condanna il sostituto procuratore Giovanni Gagliotta, che per Elsalih ha ipotizzato come capo d’accusa l’omicidio colposo in continuazione con la riduzione in schiavitù.

MIGRANTE MORTO IN PROVINCIA DI LECCE, LA CONDANNA PER L’IMPRENDITORE

Nell’ambito dello stesso procedimento legato alla morte di Mohammed Abdullah, poco più di un anno fa, il tribunale ha condannato alla stessa pena anche l’imprenditore a capo dell’azienda per cui lavoravano gli immigrati, Giuseppe Mariano, 83 anni, nel frattempo deceduto.

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