2 minuti per la lettura
Nelle campagne di Lecce un incendio doloso è stato appiccato, distrutti due ettari di terra; un 51enne è stato denunciato
LECCE – Un presunto piromane è stato individuato e denunciato a piede libero dai carabinieri forestali a Santa Cesarea Terme, in provincia di Lecce. E’ accaduto ieri pomeriggio. Il rogo aveva già percorso circa 2 ettari di terreni incolti, seminativi ed uliveti.
Ieri pomeriggio, grazie ad una segnalazione tempestiva di un cittadino, che aveva avvistato una colonna di fumo in fase di espansione in contrada “Lampitedde”, la centrale operativa dell’Arma ha allertato le pattuglie della Stazione di Poggiardo e del Nucleo Forestale di Otranto. I militari sono risaliti al presunto responsabile, che si trovava ancora in zona.
LA RICOSTRUZIONE DEI FATTI E LA DENUNCIA PER INCENDIO DOLOSO APPICCATO NELLE CAMPAGNE DI LECCE
Secondo quanto accertato aveva dato fuoco alla vegetazione spontanea seccaginosa a ridosso di un muretto a secco e poi, con favore di vento, il focolaio aveva invaso i terreni retrostanti, con il rischio di una ulteriore propagazione.
I carabinieri hanno deferito il presunto incendiario, un uomo di 51 anni, alla Procura della Repubblica di Lecce, in stato di libertà, contestandogli il reato di incendio colposo, del Codice Penale, per cui è prevista la pena della reclusione da 3 a 7 anni. Le fiamme, invece, sono state domate grazie all’intervento delle squadre della protezione civile e dei Vigili del Fuoco.
I carabinieri forestali, dal 15 giugno scorso, data di attivazione del periodo di grave pericolosità per gli incendi boschivi, come decretato dalla Regione Puglia, hanno intensificato ed organizzato i servizi di pattuglia con finalità di prevenzione e di repressione dei reati. Particolare attenzione è rivolta alle aree più sensibili, come quella di Santa Cesarea Terme, le cui estensioni a pineta e macchia mediterranea sono state ripetutamente martoriate negli scorsi anni, l’ultima volta nello scorso ottobre, quando, pur a stagione terminata, le condizioni di prolungata siccità hanno favorito pericolosi roghi nei pressi dell’abitato, con danni alla vegetazione e alle stesse abitazioni.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA