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Nel Foggiano, quella che doveva essere una normale perquisizione alla ricerca di armi e materiale esplosivo si è trasformata nella straordinaria scoperta di un tesoro archeologico. I militari hanno rinvenuto circa 50 reperti di inestimabile valore.


LUCERA (FOGGIA) – Quella che doveva essere una normale perquisizione alla ricerca di armi e materiale esplosivo si è trasformata in una straordinaria scoperta archeologica. I carabinieri, durante un controllo in una casa di campagna nel territorio di Lucera, hanno rinvenuto un vero e proprio tesoro storico nascosto all’interno di una botola situata nel seminterrato dell’abitazione.

Nel Foggiano, scoperto tesoro archeologico in una botola

All’interno del nascondiglio sotterraneo, i militari hanno trovato circa 50 reperti di inestimabile valore, tra cui anfore, vasellame, piatti in ceramica finemente lavorati e persino armi antiche come una baionetta e una spada. Nessun documento ne attestava la legittima proprietà e il proprietario della casa non è stato in grado di giustificarne la provenienza, portando così al sequestro dell’intero ritrovamento.

La denuncia del proprietario della casa: l’accusa di ricettazione di beni culturali

A seguito del rinvenimento, gli uomini dell’Arma hanno richiesto l’intervento della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio della provincia di Foggia. Gli esperti hanno confermato l’autenticità dei reperti, attestandone l’elevato valore storico e culturale. Questo ha portato alla denuncia del proprietario della casa con l’accusa di ricettazione di beni culturali.

Le indagini condotte finora fanno ipotizzare che i manufatti possano provenire da scavi illeciti, pratica purtroppo diffusa in un’area ricca di testimonianze storiche come quella del Foggiano. La mancanza di qualsiasi autorizzazione al possesso di tali reperti rafforza l’ipotesi di un traffico illecito di beni archeologici, fenomeno che impoverisce il patrimonio culturale e storico del Paese.

La scoperta rappresenta un importante passo avanti nella tutela del patrimonio artistico italiano e apre nuove piste investigative per individuare eventuali reti di traffico illecito di reperti archeologici.

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