Massimo De Santis
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Torremaggiore, ai pm Tefta Malaj svela retroscena inquietanti e il legale aggiunge: «Taulant aveva premeditato gli omicidi, anche della figlia»
TORREMAGGIORE (FOGGIA) – Sono stati celebrati questa mattina, 13 maggio 2023, nella chiesa del Divino Lavoratore di Torremaggiore in provincia di Foggia i funerali di Massimo De Santis, il barista 51enne accoltellato a morte lo scorso fine settimana da Taulant Malaj panettiere di 45 anni convinto che la vittima avesse una relazione extraconiugale con la moglie. Nella furia omicida Malaj ha anche ucciso la figlia Jessica di 16 anni i cui funerali si terranno lunedì, poi la salma dovrebbe essere trasferita in Albania.
IL PARROCO CONDANNA LE DICERIE: «SENTIRANNO IL RIMORSO»
A celebrare le esequie di Massimo De Santis il parroco della chiesa don Renato Borrelli che nella sua omelia ha invocato: «Il silenzio su qualcosa di inesistente» ossia la presunta relazione clandestina tra la vittima e Tefta, moglie del reo confesso Taulant Malaj in carcere da domenica scorsa. È forte l’omelia del sacerdote che punta il dito sulle malelingue quanto dice: «Penso che chi avesse sussurrato all’orecchio dell’assassino qualcosa dovrà sentire il rimorso».
Tra i banchi della chiesa anche la mamma ultra 80enne di De Santis con la quale Massimo viveva, i fratelli e gli altri familiari. Al termine della celebrazione, un lungo applauso ha accompagnato l’uscita del feretro.
TORREMAGGIORE, TEFTA MALAJ ASCOLTATA DAI PM
Nel frattempo, ieri venerdì 12 maggio, gli inquirenti hanno ascoltato Tefta Malaj, la donna di 39 anni sfuggita alla furia omicida di Taulant Malaj. L’interrogatorio, che si è svolto in ospedale, dove la donna è ricoverata per le ferite causatele da marito, è durato circa due ore e si è tenuto alla presenza del sostituto procuratore Antonio Laronga e della pm inquirente Sabrina Cicala. Era presente anche la madre di Tefta. All’audizione erano presenti anche militari della sezione atti persecutori del Reparto analisi criminologiche dei carabinieri.
Secondo le indiscrezioni trapelate dall’interrogatorio, Tefta Malaj avrebbe preteso l’installazione delle telecamere in casa (nel soggiorno e in camera da letto) per controllare il marito dopo aver saputo che questi molestava sessualmente la figlia Jessica da quando la ragazzina aveva 14 anni.
A distanza di alcune ore a parlare è anche il legale di Tefta Malaj, l’avvocato Michele Sodrio, che sostiene di essere convinto che «molto probabilmente Taulat Malaj aveva premeditato sia l’omicidio di Massimo De Santis, che quello della moglie Tefta. Sono anche abbastanza convinto – ha continuato – che, per circostanze che non posso al momento rivelare, anche l’assassinio di Jessica non sia stato affatto un cosiddetto errore, ma sia stato voluto da Taulat, che odiava anche la sua stessa figlia».
TORREMAGGIORE, IL LEGALE DI TEFTA MALAJ: «OMICIDI PREMEDITATI»
Il legale ha avuto modo di incontrare Tefta in ospedale così come ha incontrato anche alcuni parenti della donna. «Vedremo – dice Sodrio – se i difensori dell’indagato porteranno elementi per sostenere l’incapacità mentale, ma è una circostanza che già allo stato posso escludere con buona certezza».
Per il legale «Taulat Malaj ha compiuto una serie di gesti terribili e disumani, nella piena consapevolezza di quello che stava facendo. E sono convinto che avesse deciso di uccidere quanto meno dal giorno prima». Per Sodrio, inoltre, «altre aggravanti da ergastolo che mi sembrano palesi sono quelle dei futili motivi e della crudeltà». Poi rivolge un pensiero ai due sopravvissuti all’aggressione: Tefta e il piccolo Leonardo che, dice, «spero possano trovare aiuto dalle istituzioni, per essere sistemati in un luogo diverso da quello della mattanza».
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