X
<
>

Gessica Manaj con la madre Tefta e il padre Taulant

Share
2 minuti per la lettura

FOGGIA – I momenti dell’aggressione alla propria moglie e le coltellate inferte alla figlia 16enne che cercava di proteggere la madre, sono stati ripresi dalle telecamere installate nell’appartamento della famiglia, contro la quale domenica scorsa si è scagliato il 45enne Taulant Malaj. L’uomo, ipotizzando di essere tradito dalla moglie 39enne Tefta, ha dapprima ucciso il presunto amante sulle scale, il 51enne Massimo De Santis, e poi ha aggredito la donna e ucciso la figlia Gessica. Il duplice omicidio è avvenuto a Torremaggiore, in provincia di Foggia (LEGGI LA NOTIZIA).

Il video, insieme ad altri due filmati che riguardano altri momenti precedenti e successivi al duplice omicidio, sono stati portati oggi in sede di udienza di convalida del fermo dalla titolare dell’indagine, il sostituto procuratore Sabrina Cicala, assistita dal collega Antonio Laronga.

“Vedendo le immagini registrate dalle telecamere interne dell’appartamento in cui viveva con la sua famiglia, Taulant è crollato”, ha spiegato uno dei due legali difensori, l’avvocato Michele Maiellaro. Il secondo dei tre video è relativo alla chiusura del bar Jolly, in cui si vede l’altra vittima, il 51enne Massimo De Santis, mentre chiude il locale e va via. Il terzo filmato riguarda la registrazione della chiamata con la richiesta di soccorso fatta da Tefta al 118.

“Taulant ha confermato le dichiarazioni rese ai pm – ha aggiunto l’avvocato Maiellaro insieme al collega Giacomo Lattanzio – poi non è riuscito a proseguire l’interrogatorio perché si è bloccato in uno stato di choc. Stamattina avrebbe voluto rendere altre dichiarazioni ma ha avuto un crollo psicologico e ha pianto disperato. Era disperato per la figlia”.

Per quanto riguarda l’altro figlio, di cinque anni, che avrebbe assistito alla scena, gli stessi legali chiariscono: “Possiamo smentire in maniera categorica che ci sia stata un’attenzione violenta nei confronti del bambino che non è stato assolutamente toccato e lui non ha cercato di fare niente nei suoi confronti. Non era nascosto, ha visto la scena, ma lui non si è avvicinato, non ha fatto assolutamente niente nei confronti del bambino”. Una ipotesi che sarebbe confermata anche dai video.

A quanto si apprende il 45enne in carcere è guardato a vista perché si teme possa compiere gesti estremi. Quanto alla convalida del fermo, i legali di Malaj stanno aspettando la notifica del provvedimento.

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE